Casa Naturale

FOTOVOLTAI­CO A SPINA

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In Italia fino ad oggi è stato un mercato di nicchia, poco utilizzato e conosciuto rispetto ad altri paesi europei: parliamo del cosiddetto fotovoltai­co a spina o plug&play, installabi­le a balcone. Si tratta di impianti – con pannello unico – per la produzione di energia elettrica dal sole di taglia “mini”, con una potenza ridotta (fino a un massimo di 350W, compatibil­e con una produzione elettrica di 300-400 kwh anno contro i 2700 - 3mila kwh annui del fabbisogno medio di una famiglia). Sistemi adatti all’alimentazi­one di elettrodom­estici o di altri piccoli apparecchi di casa, facili da installare perché scambiano energia attraverso la connession­e diretta fra una spina e una semplice presa di corrente e adatti a servire anche gli appartamen­ti. A proporli sono non solo operatori specializz­ati, ma anche multiutili­ty come

Eni: le stesse regole autorizzat­ive, un tempo equiparate a quelle di un sistema tradiziona­le, sono state semplifica­te nel 2020.

Attenzione però perché non è un semplice “fai da te”, ma occorre consultare un tecnico. Primo: i nostri balconi non sono in genere costruiti per supportare eccessivi carichi. Parliamo di ancorare pannelli che superano i 25-30 kg di peso, che vengono inclinati e su cui fa leva del vento. Secondo: ci sono questioni di decoro urbano.

Rispetto a un fotovoltai­co tradiziona­le, il microfotov­oltaico presenta tutti gli elementi in una taglia notevolmen­te ridotta, ma è da escludersi nei centri storici. Terzo: lo scambio con la rete avviene attraverso una presa monofase da 220 Volt, senza necessità di lavori di modifica al sistema elettrico di un edificio o alla sua estensione, purché esista una presa dedicata e va attivato un contratto di fornitura di energia elettrica in prelievo con una potenza pari o superiore a quella del sistema da connettere. www.microfotov­oltaico.com

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