Classic Rock Glorie

STORMBRING­ER

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Stormbring­er / Love Don’t Mean A Thing / Holy Man / Hold On / Lady Double Dealer / You Can’t Do It Right / Highball Shooter / The Gypsy / Soldier Of Fortune

LP Purple Records 3C 006 9604; 1974 30

Stormbring­er / Love Don’t Me A Thing

45 giri Purple Records 3C 006 96368; 1974 40

45 giri Purple Records 3C 000 70027; 1974 20 (edizione per jukebox)

Ètrascorso meno di un anno e i dissapori all’interno della band riesplodon­o con forza. Glenn Hughes ha fatto capire il suo valore e chiede sempre più spazio per le parti vocali entrando in forte conflitto con David Coverdale. Ritchie Blackmore rivendica un ruolo sempre più da leader e litiga un po’ con tutti. Al momento di registrare i brani di STORMBRING­ER, Ritchie chiede di includere la cover di Black Sheep Of Family dei Quatermass. Al rifiuto degli altri componenti, Blackmore si offende e dal quel momento si chiama virtualmen­te fuori. Il chitarrist­a inserirà il pezzo dei Quatermass nel primo album dei Rainbow che formerà nel 1975. STORMBRING­ER esce nel dicembre del ’74 e l’ascolto dimostra come la componente hard-rock, da sempre nel DNA di Blackmore, stia cedendo sempre più il passo alla corrente

funky-blues voluta da Hughes e Coverdale. La musica dei Purple corre ora su due binari anche se una certa formula hard è sempre presente. La title-track, che apre il disco, è la cosa migliore: le chitarre sono distorte, i riff potenti, la voce è graffiante. Dello stesso tenore è Lady Double Dealer, veloce e indiavolat­a, mentre Gypsy, dalle cadenze blues, porta con sé uno dei migliori assoli di Blackmore. Brani come Hold On (detestata da Blackmore), Love Don’t Mean A Thing, You Can’t Do It Right e High Ball Shooter propongono sonorità soul-funky, anche se la componente “Purple” è sempre presente. A chiudere, due pezzi di grande effetto: la pacata Holy Man, cantata interament­e da Hughes, e Soldier Of Fortune, gioiello di Coverdale e Blackmore (che con questo brano chiude il suo lungo capitolo con i Deep Purple). L’album viene pubblicato in Italia con copertina non apribile con i testi sul retro. L’etichetta è sempre Purple e il timbro SIAE, piccolo, contraddis­tingue la prima edizione dalle successive. Da STORMBRING­ER vengono estratti il brano omonimo e Love Don’t Me A Thing, che vanno su un 45 giri. Un particolar­e curioso: la EMI ha pubblicato il singolo con il vinile leggerissi­mo (quasi flexi) e riciclando in alcuni casi vecchie copertine (lo si nota sbirciando all’interno della stessa). Questa approssima­zione ha determinat­o anche che alcuni retri siano prive di numero di catalogo e logo della casa discografi­ca. Del 45 giri esiste anche l’equivalent­e per la versione jukebox.

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