Classic Rock Glorie

CONCERTO FOR GROUP AND ORCHESTRA

Harvest, 1969

- Testo: Gianni Della Cioppa

LA RIVOLUZION­E IN ABITO DA SERA

Se per molto tempo si sono evi- tati e forse detestati, per poi darsi carezze con l’arrivo del rock progressiv­o sul finire dei Sixties, da anni il mondo rock e quello accademico della musica classica hanno trovato un punto d’incontro. A dirla tutta, è diventato quasi un appuntamen­to fisso, per ogni artista pop e rock che si rispetti, suonare in compagnia di un’orchestra. I primi passi non ufficiali arrivano negli anni 80, quando la Philharmon­ic Orchestra rilegge il repertorio dei giganti del rock, per poi pubblicare una collana di Cd assai ben accolta dal pubblico. Poi le cose hanno preso una direzione inattesa e quando Elton John, Eric Clapton, Roger Waters, per non dire di Metallica e Kiss, hanno messo in scena esibizioni mastodonti­che con l’orchestra, il vincolo ha avuto una sorta di benedizion­e definitiva. Già nel 1977 gli EL&P ci avevano provato con un tour faraonico, che ne aveva dissanguat­o le finanze. Ma i primi in assoluto sono stati i Deep Purple. E la cosa curiosa è che il poco capito al tempo e poi celebrato CONCERTO FOR GROUP AND ORCHESTRA è stato il biglietto da visita del cantante Ian Gillan e del bassista Roger Glover, da pochi mesi nella band e subito messi davanti a una vera e propria impresa. Infatti il progetto, concepito e fortemente voluto dal tastierist­a Jon Lord, di educazione classica, non si muove con le dinamiche note, dove le canzoni vengono arrangiate con l’orchestra, diretta da Malcolm Arnold, autore anche di colonne sonore. Si tratta invece di materiale inedito, concepito e scritto da Jon Lord per orchestra, e su cui la band s’inserisce con organo Hammond, basso, batteria e un indiavolat­o Ritchie Blackmore alla chitarra, assoluto dominatore della scena, per creare un legame spiazzante per l’epoca. Registrato il 24 settembre 1969 alla Royal Albert Hall e pubblicato in dicembre, questo è un album rivoluzion­ario, che pur se registrato dal vivo, contiene materiale inedito (e perciò qui inserito nella discografi­a di studio e non fra i live). Nella ristampa definitiva su Cd del 2002 e relativa versione Dvd, ascoltiamo anche Hush, Wring That Neck e Child In Time (ancora inedita in quel momento), come d’abitudine della band, spavalde e ricche di improvvisa­zioni, suonate in apertura di serata senza l’orchestra. Queste canzoni sono la vera presentazi­one di Ian Gillan al pubblico dei Deep Purple, in quanto è evidente che i suoi interventi, nel resto della serata, sono limitati a dei vocalizzi. Discusso, amato, odiato, incompreso e poi amato, CONCERTO FOR GROUP AND ORCHESTRA è l’antesignan­o di tutte le relazioni tra rock e musica classica che verranno, un album che rompe il muro di cortina dei puristi, di entrambe le fazioni, ostili all’idea della contaminaz­ione tra rock e classica. Trent’anni dopo, il silenzioso Jon Lord, che aveva trascorso sveglio la notte prima dell’esibizione per curare gli ultimi dettagli delle partiture degli orchestral­i, in occasione della riedizione del concerto (fissato su LIVE AT THE ROYAL ALBERT HALL, con la direzione di Paul Mann) dirà: “Come sempre le cose nuove spaventano. Anch’io ero terrorizza­to, ma di fare errori di trascrizio­ne sugli spartiti. Sapevo che era un azzardo, ma anche che prima o poi sarebbe stato capito”.

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Ritchie, ma che ci fai là in mezzo?

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