LIFE OF IRON
Finalmente svelato il legame tra gli Iron Maiden e i Monty Python
Uno degli spettacoli più attesi del 2014 non ha coinvolto un gruppo rock. Per dieci giorni, nel mese di luglio, sei comici in età da pensione hanno preso possesso della O2 Arena a Londra. Quando fu annunciata questa reunion di quasi tutti i membri del gruppo comico dei Monty Python, fece il tutto esaurito in pochi minuti. Certo ci fu un’assenza importante: uno dei membri fondatori, Graham Chapman, era morto nell’ottobre del 1989. Curiosamente, una delle ultime apparizioni di Chapman fu per il video che i Maiden realizzarono per il loro singolo del 1988, Can I Play With Madness. Siamo lontanissimi dal famoso sketch del Pappagallo Morto, ma il video ha un sottile sapore di surrealismo pythonesco. Chapman vi interpreta un insegnante d’arte che cade in un buco del terreno, si ritrova in una caverna e alla fine è intrappolato in un congelatore. Il video fu diretto da Julian Doyle, che aveva lavorato nei film Monty Python e il Sacro Graal e Brian di Nazareth, oltre ad aver collaborato a numerosi progetti solisti degli ex-membri dei Python. Ha diretto anche il video di Kate Bush Cloudbusting (Bush era una compagna di etichetta dei Maiden alla EMI). “I Maiden mi chiesero di dirigere il video”, dice Doyle.“Mi chiesero di farmi venire delle idee, così domandai a Graham se gli interessasse collaborare. Era un appassionato di musica pop e rock – era stato amico di Keith Moon. Non so però se all’epoca conoscesse gli Iron Maiden”.
Il video fu girato alla Tintern Abbey nel Galles del Sud e nelle cave di Chislehurst a Londra sud, anche se il gruppo appare solo in un cameo in un apparecchio TV. “Non incontrarono Graham, anche se so che Bruce Dickinson in seguito vide sia lui che gli altri Python”. I Maiden avevano sempre amato i Python, al punto di usare come musica per l’ingresso in scena Always Look On The Bright Side Of Life. “Monty Python fa parte del DNA della nostra infanzia”, disse Dickinson nel 2009. “Se qualcuno dice: ‘Upper Class Twit Of The Year’ (tipica battuta dei Python di genere scolastico, intraducibile in italiano, ndt), ha tutta la mia attenzione”.