GENTE COME NOI
A volte i musicisti diventano amici dei roadie
IClash non amavano i discografici e tolleravano appena i gornalisti. Avevano tuttavia un rispetto profondo sia dei fan (con i quali si intrattenevano spesso a conversare dopo i concerti) sia del personale tecnico. «Bernie Rhodes mi domandava: “Ehi, Joe, ma perché sprecate tutto quel tempo a parlare con i roadie?”» ricordò divertito Joe Strummer negli anni Novanta, «Ma loro, i roadie, erano cresciuti insieme a noi, si erano fatti un culo così per starci appresso quando non avevamo un soldo in tasca. Potevamo contare sul loro entusiasmo e sulla loro sincerità, perché sapevano muovere critiche incisive quando era necessario».
Alto, magro, con i capelli biondo platino e il chiodo (giubbotto di pelle introdotto nel 1928 dall’azienda Schott NYC, nome commerciale “Perfecto”), Steve “Roadent” Conolly fu uno dei roadie e dei collaboratori più importanti dei Clash. Individuo anticonvenzionale (era attratto dalla politica radicale e dalle organizzazioni estremiste; pur non essendo nazista leggeva il “Mein Kampf”) e dotato di un acuto spirito di osservazione, Roadent diventò un fan dei Clash il 28 ottobre 1976 quando, assistendo a un rumoroso concerto presso l’ICA - Institute of Contemporary Arts di Londra (tra il pubblico c’era anche Patti Smith che, a un certo punto, salì sul palco), fu colpito da un’affermazione di Joe Strummer che apostrofò alcuni scalmanati urlando: «Pensate che la violenza sia una cosa fantastica, eh? Andate a casa e mettevi a collezionare francobolli! Vi assicuro che vi divertirete molto di più». Dopo lo show, Roadent avvicinò Strummer e gli disse che, essendo appena uscito di prigione, non sapeva dove andare a dormire. Il musicista gli offrì un ‘posto letto’, ovvero un materasso, presso Rehearsals, o “Rehearsal Rehearsals”, la sala prove ubicata al numero 113-115 di Praed Street, Paddington, ricavata in una cantina umida, spoglia, frequentata nottetempo dai ratti e maleodorante (l’unico a cui l’odoraccio di muffa non dava alcun fastidio era Paul Simonon che, in quanto anosmico, non aveva l’olfatto). Roadent diventò un membro a tutti gli effetti dell’entourage dei Clash e strinse una bella amicizia con Strummer e Simonon, mentre ebbe qualche problema relazionale con Mick Jones. «Bé, non era affatto facile andare d’accordo con lui» dirà Roadent, «D’altra parte chi non ha avuto problemi con Mick? Il suo carattere creava continui problemi e frizioni, soprattutto con Joe che una volta, al colmo dell’esasperazione, gli sferrò un pugno in pieno volto».