GORDON HASKELL

Tipo tosto e suo malgrado “romantico perdente”, di Robert Fripp è stato compagno di scuola e insieme hanno suonato nella League of Gentlemen. I due, però, non hanno gli stessi gusti. Haskell, infatti, è più orientato su composizioni lineari dove plasmare la sua notevole verve di crooner. Nato a Verwood nel 1946 con il vero cognome di Hionidies, nella seconda metà dei Sessanta è a Londra. Suona come sessionman e con i Fleur De Lys; per un breve periodo condivide un appartamento con Jimi Hendrix. Nel 1969 incide come solista SAIL IN MY BOAT: pop con tanti archi. Poi viene invitato da Fripp a cantare Cadence And Cascade e rimane per LIZARD. Non è però quello che gli piace e più tardi, in vena “complottista”, definirà il perfezionismo prog dei Crimson espressione di un “fascismo musicale” creato dai fascisti con il contributo dei Rothschild al fine di spogliare l’umanità della sua anima. Nel 1971 pubblica IT IS AND IT ISN’T, più folk e con testi pessimisti nei quali infila una bella autoironia. Seguono lavori come entertainer su navi da crociera, nel 1979 SERVE AT ROOM TEMPERATURE, che rimane inedito fino al 1997, tanti debiti e locali in Danimarca dove, a suo dire, suona per gli ubriachi. Nei Novanta realizza HAMBLEDON HILL, IT’S JUST A PLOT TO DRIVE YOU CRAZY, BUTTERFLY IN CHINA, e nel 2000 ALL IN THE SCHEME OF THINGS. Tutti sono tra folk, blues, smooth jazz, soul e poco circolano. Poi accade l’impossibile. In LOOK OUT, del 2001, c’è How Wonderful You Are, una delicata ballad che, pur priva di alcuna promozione, diviene il pezzo più richiesto fino ad allora alla BBC Radio 2. Entra nelle classifiche inglesi e lo stesso avviene per HARRY’S BAR, che riprende precedenti tracce di Haskell. La favola, però, non si ripete per i successivi SHADOWS ON THE WALL, THE LADY WANTS TO KNOW e ONE DAY SOON. Nel 2016, passati otto anni nell’isola greca di Skopelos, Haskell torna in Inghilterra. Un tumore lo stronca nell’ottobre del 2020, dieci mesi dopo la pubblicazione di THE CAT WHO’S GOT THE CREAM. MG