Classic Rock (Italy)

Frank Zappa

The Mothers 1971

- ZAPPA/UNIVERSAL Renato Massaccesi

Tenendo conto che nel 1971 uscirono “soltanto” la colonna sonora di 200 MOTELS e il LIVE AT FILLMORE EAST, il primo dei Seventies, sembrerebb­e un anno abbastanza tranquillo per il nostro Frank. Ma se si guarda, invece, a tutto quello che non è mera “pubblicazi­one”, il 1971 fu un anno pienissimo e complicati­ssimo per il Genio, culminato nell’incidente quasi mortale di fine anno a Londra. In questo mastodonti­co cofanetto (quasi 10 ore di ascolto) ci sono i quattro show al Fillmore East, un live a Harrisburg, qualche curiosità (un singolo e uno spot radiofonic­o) e il tristement­e noto concerto al Rainbow (con coda alquanto morbosa). Il che in soldoni vuol dire ascoltare per ben quattro volte eccezional­i frammenti circensi come Bwana Dik e altrettant­e volte il delirio di mezz’ora di Billie The Mountain, precursore di opere “strane” tipo THING-FISH. Ma significa anche riascoltar­e il bis dell’ultimo live al Fillmore, con John che canta e suona e Yoko che strilla (bis che in parte compone il quarto lato di SOME TIME IN NEW YORK CITY della coppia) e farsi un’idea di come suonava dal vivo la meteorica formazione estesa Underwood – Dunbar – Pons – Kaylan – Wolman – Flo & Eddie e Harris, poi sostituito da Don Preston. Come tutte le uscite postume di Zappa, anche questo cofanetto vive di luci e ombre: benché possa risultare abbastanza estenuante sopportare ad libitum brani già ascoltati nel disco precedente e in quello precedente ancora (nonostante i suoi concerti fossero anche zeppi di improvvisa­zioni), è pur vero che dà un’ulteriore idea di quanto ribollire di creatività ci fosse in quella testa. Tanto da farci dire che, dopo tutti questi anni, Frank Zappa è uno che manca ancora. E manca davvero.

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Zappa nei primi anni 70: una esplosione di creatività.

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