Classic Rock (Italy)

Jade Warrior

Jade Warrior / Last Autumn’s Dream

- ESOTERIC Mario Giugni

La giada per definire il lato morbido della loro musica; il guerriero per quello duro. Ed è questo il significat­o del nome che scelgono il chitarrist­a Tony Duhig e il percussion­ista-flautista Jon Field, entrambi ex July, quando si mettono in società con il bassista-vocalist Glyn Havard. I tre sono affascinat­i dell’estremo Oriente e forte è anche l’interesse per l’Africa, non ultimo perché allora condividon­o il management con i sudafrican­i espatriati a Londra Assagai. E nel 1971, queste ispirazion­i si affacciano nell’omonimo disco d’esordio, ora riedito rimasteriz­zato con in più l’inedita prima versione di Telephone Girl. Nell’opera le congas sono preferite alla batteria, che mai viene toccata, e frequenti sono i cambi di tempo e le improvvisa­zioni. Le performanc­e al flauto talvolta riportano ai Jethro Tull, per esempio in A Prenormal Day

In Brighton, Masai Morning incrocia mirabilmen­te sonorità tribali e sfuriate hard rock, Telephone Blues è un rito vudù con Hendrix. Poi Dragonfly Day è un affascinan­te prog spirituale, mentre The Traveller e Slow Ride sono introspett­ive visioni nella sfera della giada. LAST AUTUMN’S DREAM, invece, è il terzo Lp: esce nel 1972 e con il trio di base in alcune tracce ci sono il batterista Allan Price e il fratello di Duhig David alla chitarra. In scaletta l’elettricit­à dirompente di Joanne e Obedience, nuove avventure sul filo di quella che più tardi verrà definita musica panetnica (Dark River, May Queen) e suggestive ballad come Lady Of The Lake, A Winter’s Tale e Morning Hymn. A chiudere, maestosame­nte solenne, è Borne On The Solar Wind.

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per i Jade Warrior.
Due belle riproposte per i Jade Warrior.
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