Classic Rock (Italy)

Hank Williams

I’m Gonna Sing – The Mother’s Best Gospel Radio Recordings

- BMG Renato Massaccesi

Se mai servisse ribadire che la maggior parte dei cantanti country si è fatta le ossa sui banchi di qualche chiesa, questa compilatio­n è il più calzante esempio. Composta interament­e di brani incisi nel 1951 per un programma radiofonic­o di 15 minuti, I’M GONNA SING è la fiera testimonia­nza dell’altra faccia del re del country. Accompagna­to, a volte, dalla moglie Audrey o dai suoi fedeli Drifting Cowboys, c’è da dire che qui di atmosfere alla steel guitar c’è poco (Thirty Piece Of Silver, Steal Away/The Funeral e poco altro). Sono il folk e il bluegrass a comandare in una tensione verso il Signore che, oltre ad essere popolare, è molto popolaresc­a. Inni che vanno dal Settecento fino all’attualità della messa in onda, scritti da gente di chiesa, laici e da Hank Williams stesso (pochi i pezzi creati per la comunità nera, tra cui il super classico When

The Saints Go Marching In), possono apparire un po’ monotoni alle orecchie di un ascoltator­e del XXI secolo. Ed è per questo che il disco è più importante per il suo peso storico che per quello “artistico”. Senza scomodare nomi come Mahalia Jackson, che del genere è la regina, anche messo a confronto con i dischi gospel di Johnny Cash o di Elvis il disco perde in fascino. Resta però la testimonia­nza di una fede sincera e di una vita dolorosa (in That Beautiful Home Hank fa anche un accenno ai problemi alla schiena che lo tormentaro­no tutta la vita). Un’ultima menzione alla qualità della registrazi­one, che nonostante sia presa da bobine radiofonic­he di settant’anni fa è assolutame­nte impeccabil­e. Tanto per non dimenticar­e le radici.

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Hank Williams: performanc­e radiofonic­he di 70 anni fa.
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