Classic Rock (Italy)

Una questione di Cuore

Mentre sua sorella riporta in tour gli Heart con un’altra cantante, Ann Wilson si concede un grande regalo: un nuovo disco da solista.

- Intervista: Luca Fassina

La rottura tra le sorelle Wilson (che le ha portate in tribunale nel 2017) non sembra essersi ricomposta, soprattutt­o dopo l’annuncio del nuovo tour della Nancy Wilson’s Heart con Kimberly Nichole alla voce. Un gesto che ha ferito Ann, dopo il riavvicina­mento pre-lockdown e i progetti di un nuovo tour assieme che non è mai andato in porto. Dopo aver sfruttato la lunga pausa live per scrivere nuove canzoni, Ann ha realizzato FIERCE BLISS grazie a… un avvocato.

Cosa è stato per te Brian Rohan?

Un catalizzat­ore. Brian era un rivoluzion­ario. Negli anni 60 ha rappresent­ato Janis Joplin, i Grateful Dead… mi ha aiutato a ricostruir­e la fiducia in me stessa. È morto un anno fa, il suo ultimo regalo al mondo è stato ispirarmi a fare questo disco. Non avevo mai avuto una vera carriera solista prima di lui.

Qual è stato il brano più difficile da comporre?

As The World Turns, uno dei primi che ho scritto da sola. Non credevo nel pezzo, l’ho portato a fatica in studio, quasi imbarazzat­a di farlo sentire alla band, che invece ne è rimasta impression­ata.

Perché hai voluto produrre il disco?

Devo avere il controllo creativo, perché conosco la direzione verso cui sto andando. In passato, soprattutt­o negli anni 80, i nostri dischi erano prodotti malamente, con troppo riverbero che rovinava le voci, le chitarre… Solo che in quegli anni c’erano i nuovi computer e sintetizza­tori, giocattoli con cui tutti volevano cimentarsi. E poi, a volte ci sono degli errori fortunati, che sempliceme­nte accadono. Devi essere brava a riconoscer­li. Lucky Mistakes… è un bel titolo per una canzone!

Come è nato FIERCE BLISS?

La prima canzone che è nata è stata Fighten For Life. L’ho scritta nel 2015, per mio marito: volevo molte percussion­i, movimento, una cosa che ti facesse venire voglia di ballare. Mi piace ballare, se la sezione ritmica m’ispira la seguo. Volevo registrare ai Fame Studios di Muscle Shoals, in Alabama. Ci hanno fatto dei dischi pazzeschi. Brian mi ha presentato delle persone che conoscevan­o altri musicisti… è così che ho incontrato session men come Tom Bukovac e Tony Lucido, artisti che mi hanno letteralme­nte aperto gli occhi, e hanno portato il talento a un livello superiore. Ci siamo trovati talmente bene che siamo andati al Soundstage di Nashville per lavorare con Kenny Wayne Shepherd, col quale ho registrato Bridge of Sighs e Missionary Man. Stavo scrivendo con Warren Haynes [Allman Brothers Band e Gov’t Mule, ndr] e aveva due idee per delle canzoni che sono diventate Angel Blues e Gladiators al Power Station, con

Joe Paterno. Per quest’ultima aveva in mente qualcosa di epico, come Rain Song o Stairway To Heaven.

Mi ricorda certa psichedeli­a anni 70…

Sì, come Black Wing: un brano che avrebbe potuto stare su LITTLE QUEEN o DOG AND BUTTERFLY, puro retro-hard rock. Dal vivo ci suono anche il flauto.

A proposito di live, con chi vai in tour?

Con la mia band, The Amazing Dogs.

Hai già preparato la scaletta?

Non credo faremo FIERCE BLISS per intero, anche perché devo per forza fare alcuni pezzi che il pubblico esige, come Barracuda, Crazy On You, Magic Man. Dato che non abbiamo pezzi blues in scaletta, però, Angel’s Blues ci starebbe bene.

Non sei stufa di cantare i classici dopo tutti questi anni?

Se arrivo a quel punto con un pezzo, lo metto da parte e faccio altro per un po’. Non voglio trovarmi in una posizione in cui devo fingere di divertirmi.

Come li approcci rispetto agli anni in cui sono stati scritti?

Cerco di essere la me stessa di oggi. Tutte le mie canzoni sono costruite sui sentimenti, quindi le lego a sentimenti di oggi, portando tutto a un nuovo livello.

Come hai scelto le cover da inserire nel disco?

È sempre difficile scegliere i pezzi degli altri, il criterio che ho usato è l’amore che nutro per canzoni che non riesco a non cantare. Volevo fare Bridge Of Sighs di Robin Trower da decenni: le tastiere di Tim Lauer e la chitarra di Kenny Wayne Shepherd l’hanno resa un gioiello. Ho sempre amato Forget Her di Jeff Buckley; il duetto di Love Of My Life con Vince Gill si allontana molto dalla versione dei Queen, che era quasi musica da camera, rendendola più organica e molto alla mano. Ho pensato subito a lui per quella sua voce angelica, volevo duettare con un uomo ma che avesse una voce particolar­e. Per Missionary Man degli Eurythmics ho voluto un coro gospel di quaranta elementi: ognuna delle cantanti era brava almeno quanto me, una vera sfida, di grande ispirazion­e.

Qual è il tuo segreto per avere ancora una voce così?

Cerco di condurre una vita salutare, non fumo, bevo molta acqua, non faccio mai due spettacoli di fila, mi riscaldo molto prima di un concerto, cantando un intero Cd di musica americana: Lucinda Williams, Alison Krauss… è più interessan­te, efficiente e meno noioso che fare le scale.

FIERCE BLISS è stati recensito su «Classic Rock» n. 112.

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Dopo le cover di HOPE & GLORY e IMMORTAL, per la prima volta Ann Wilson si misura anche con brani originali.

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