Silverstein
Misery Made Me
HS:
70
È molto difficile uscire indenni da due anni di pandemia, anche per i canadesi Silverstein. Il loro decimo album riflette il senso di angoscia, spaesamento e claustrofobia che ha pervaso un po’ tutti negli interminabili mesi scorsi. L’iniziale Our Song ha un passo aggressivo con le chitarre di Rousseau e Bradford che scintillano sulla pietra lavica della sezione ritmica, mentre la voce lacerata di Shane Told svetta in The Alter / Mary, pezzo che ricorda ai fan la solida base post hardcore, qui “sporcata” da innesti disturbanti di elettronica. La conclusiva Misery raccoglie i cocci della vita con una ballad poco originale, va meglio con i passaggi storti eppur melodici dei primi System of a Down (Bankrupt).