Marc Almond
Stranger Things
HS: 75
Nell’anno che vide la prima reunion dei Soft
Cell dopo 17 anni, il nostro Marc (da sempre prolificissimo) mise anche un altro tassello al suo percorso solista con un album che riprendeva, ampliandole, le atmosfere “rilassate” del precedente OPEN ALL NIGHT. Chiamato a dirigere il tutto, il compianto Jóhann Jóhannsson, il cui sentire cinematico tirò fuori un album di torch songs per il terzo millennio veramente notevole. Ad abbellire questa ristampa, due dischi in più quasi completamente inediti dove Almond dà davvero l’idea di essere passato per sempre da animatore dei dancefloor a cantante confidenziale. Ci smentirà di nuovo ma, nonostante tutto, questo sembra davvero un disco di svolta.