Tra inesauribili bisbigli e inutili premonizioni
Dal 9 al 12 giugno, presso la Casa delle Fate di Goffredo Parise a Salgreda (TV), si terrà la prima edizione di Inesauribili Bisbigli. Tra i nomi di punta di uno stimolante cartellone, Paolo Benvegnù.
La manifestazione (direzione artistica di Marco Olivotto) prende il suo nome da una poesia di Luciano Cecchinel e la scelta di puntare su Benvegnù appare quasi scontata, visto che si parla di lirismo elevato e rock d’autore intriso di poetica. Benvegnù non deve più dimostrare niente, ma anche in un periodo storico complesso come questo le sue esibizioni sono state piccole luci in una infinita distesa di buio, squarci di speranza in contrasto con l’imperante pessimismo. Lo abbiamo raggiunto durante le fasi finali del mixaggio del secondo volume di DELLE INUTILI PREMONIZIONI, da lui definito come “un esperimento che è cresciuto nel tempo. Ho registrato, in presa diretta, alcuni vecchi brani in versione acustica poi ho rivolto lo sguardo altrove e ho ripreso pezzi di altri, quasi tutti in inglese, cercando di immedesimarmi nella testa di musicisti ventenni che scrivevano musica per ventenni. Tra questi, Atmosphere dei Joy Division e Hotel Plaza di Faust’O”.
Inesauribili Bisbigli nasce nella dimora dell’indimenticato autore di Il prete bello e Il crematorio di Vienna. Che rapporto hai con la sua opera e con quella di Luciano Cecchinel?
Me ne sono abbeverato anni fa e per me restano fonte d’ispirazione. Stanno nella sfera più alta del mio Pantheon, assieme a contadini, tipografi, bambini e altri personaggi che mi hanno insegnato tante cose. Per me, l’essere umano non può convivere con se stesso senza poesia, anche se alla Bocconi i professori di Economia pensano il contrario. L’esistenza è una lunga composizione di cui facciamo parte quando siamo svegli.
È curioso che in un ambiente magnifico come la Casa delle Fate si esibirà un artista che proclamava lo scisma del mondo…
La presunzione da giovane non mi mancava affatto. Era il carburante. All’epoca ero affascinato dalla sacralità del gesto e purtroppo avevo ragione sul futuro della musica. Se le persone desiderano bearsi d’intrattenimento e popolarità va benissimo, ma io mi sento a mio agio con una minoranza di persone, come direbbe Nanni Moretti. In Pietre dico che “il silenzio è verità” e dopo due anni il messaggio è ancora più forte. La mia è una vita frugale e ognuno può fare quello che vuole, ma contemplare ciò che ci circonda sarebbe di grande conforto. Ci sarebbe meno confusione nel mondo.
Quali sono i brani di DELL’ODIO DELL’INNOCENZA che sono cresciuti maggiormente in tour?
Infinito 3 e Nelle stelle hanno sempre nuove coloriture. Il prossimo anno uscirà un altro lavoro che s’intitolerà TRANCE MISERABILIA.
Inesauribili Bisbigli si terrà dal 9 al 12 giugno a Salgreda (TV), presso la Casa delle Fate. Per info: info@artattiva.org