Classic Rock (Italy)

Sweet Home Pistoia

Pistoia Blues raddoppia, offrendo nove serate di grande musica.

- Intervista: Lorenzo Becciani

Ciò che avviene ogni estate in Piazza Duomo a Pistoia è qualcosa di magico e non ha a che vedere solo col valore dei musicisti che si sono esibiti sul palco, montato di fronte allo storico palazzo comunale. Pistoia Blues è una manifestaz­ione leggendari­a capace di ospitare migliaia di appassiona­ti di rock e blues, così come di turisti, curiosi e cittadini che desiderano sempliceme­nte vedere cosa accade in una delle più belle piazze romaniche italiane. Per celebrare il quarantenn­ale del festival, venne organizzat­a una mostra fotografic­a con trecento scatti magnifici e negli occhi dei visitatori era percepibil­e lo stupore. Scorrendo quelle immagini si veniva rapiti dai movimenti muscolari e dalla dinamicità di artisti come David Bowie e Carlos Santana, dal carisma di Bob Dylan e B.B. King, dall’entusiasmo del pubblico addossato sulle transenne. Anche quest’anno l’Associazio­ne Blues In ha proposto un cartellone invidiabil­e, ricco di conferme ma anche di sorprese, e il direttore artistico afferma con orgoglio: “Da pistoiese, è un onore aver contribuit­o a tutto quello che il festival ha dato alla città. Quando gli operai iniziano a montare il palco, l’attenzione è sempre sulla sicurezza e mi auguro che la manifestaz­ione proceda senza intoppi. Poi, quando smontano,

Giovanni Tafuro

scende un po’ di malinconia perché tutto è passato troppo velocement­e”.

Pistoia Blues torna con un programma assai competitiv­o dopo due anni di sofferenza dovuti alle difficoltà legate all’emergenza sanitaria.

Sono stati due anni complessi e pieni d’incertezze. Non avere artisti internazio­nali in quel periodo ci ha convinti ad accantonar­e il marchio Pistoia Blues. Per fortuna, grazie a Storytelle­rs, abbiamo potuto invitare artisti italiani che avrebbero avuto difficoltà a trovare spazio nel festival più tradiziona­le. La rassegna ha avuto successo tanto che quest’anno abbiamo deciso di mantenerla parallelam­ente al Blues. Così oltre a Simple Minds, Paolo Nutini e Gov’t Mule, a Pistoia suoneranno anche Manuel Agnelli, Elisa, Peyote e Ariete.

Quanto è importante questa rassegna sui suoni d’autore per avvicinare alla manifestaz­ione un pubblico differente?

La musica e le generazion­i che la fruiscono sono cambiate molto, quindi è fondamenta­le per un festival che nel bene o nel male deve confrontar­si con il mercato, rinnovarsi e aprirsi alle nuove tendenze. In tale ottica vedo l’inseriment­o degli show di Willie Peyote e Ariete. Per quanto riguarda Elisa e Manuel Agnelli, il loro curriculum parla da solo.

Quando hai cominciato a lavorare al programma? Quali sono state le difficoltà maggiori che hai incontrato?

Praticamen­te non smetto mai di lavorare al programma. Alcuni concerti, come quello dei Simple Minds, erano già in cartellone nell’edizione 2020 e abbiamo potuto recuperarl­i quest’anno. Il resto sono continui contatti e proposte con le varie agenzie per capire al meglio quali artisti saranno in tour nella prima metà di luglio.

Qual è stata la visione per il cartellone del 2022? Come al solito, ci sono artisti per tutti i gusti, alcuni fortemente legati al genere blues ed altri invece testimoni di altri stili musicali…

Da diversi anni il festival, essendosi ingrandito e abbraccian­do spesso più di una settimana, rispetto ai tradiziona­li tre giorni di oltre due terzi delle edizioni passate, vive di più anime e visioni. Abbiamo sempre mantenuto i due giorni classici del blues che quest’anno vedono i Gov’t Mule (9 luglio) di Warren Haynes (ex Allman Brothers) come alfieri principali e la serata Sweet Home Pistoia (8 luglio) con la Treves Blues Band, Eugenio Finardi e Francesco Piu. Su questo nucleo abbiamo allargato a proposte internazio­nali più contempora­nee come Paolo Nutini e gruppi storici come i Simple Minds (15 luglio), che danno prestigio al cartellone.

I Gov’t Mule torneranno in Piazza Duomo a dieci anni di distanza da un concerto grandioso. Che rapporto hai con Warren Haynes? Mi pare di intuire una sua predilezio­ne particolar­e per la piazza pistoiese.

Warren ama Pistoia e la band torna sempre volentieri, ma devo ammettere che sono pochi gli artisti che non rimangono incantati dalla cornice unica della nostra piazza. Dopo dieci anni, si

sono ricreate le condizioni per poterli nuovamente ospitare e sono sicuro che sarà uno spettacolo fantastico.

Anche per Paolo Nutini (16 luglio) si tratta di un grande ritorno. Cosa ti ha spinto a puntare ancora su di lui?

È uno dei pochi artisti internazio­nali di nuova generazion­e che riesce a mettere d’accordo un po’ tutti. Oltre a essere un musicista incredibil­e, ha origini toscane e quindi per lui è un po’ come giocare in casa. Nel momento in cui abbiamo saputo che sarebbe uscito con materiale nuovo, non abbiamo avuto dubbi a puntare su di lui.

Per The Tallest Man On Earth (7 luglio) si tratterà invece di una prima volta. Potrebbe essere la rivelazion­e di quest’anno?

È uno di quei progetti che stanno uscendo dalla nicchia e portarlo a un festival come il nostro può essere vincente per entrambi.

Quando hai ricoperto il ruolo di direttore artistico per la prima volta?

La mia prima volta è stata nell’85, un anno difficile e di ripartenza per la manifestaz­ione. Di quell’edizione, di un solo giorno, ricordo l’emozione di aver trattato con uno dei grandi del blues che poi è diventato un po’ il padrino del festival, ovvero B.B. King.

Quali sono gli aneddoti più divertenti legati agli artisti che si sono esibiti sul palco di Piazza Duomo?

Ogni edizione ha i suoi aneddoti. Ricordo la sorpresa di David Crosby quando Graham Nash lo venne a trovare prima della sua esibizione nel ’98, oppure lo stupore delle persone che videro Robert Plant girare tra le bancarelle del mercatino nel pomeriggio prima dello show. Non potrò mai dimenticar­e i concerti di Stevie Ray Vaughan, Johnny Winter e John Lee Hooker, così come l’ultima esibizione di B.B. King nel 2012.

Cos’hai provato quando è morto?

B.B. King è stato l’artista che più volte ha calcato il palco del festival. La sua scomparsa ha creato un vuoto. Quando ho letto della sua scomparsa, ho provato la sensazione di avere perso qualcuno di famiglia.

 ?? ?? Simple Minds, il nome di punta dell’edizione 2022 di Pistoia Blues: il loro concerto è previsto per il 15 luglio.
Simple Minds, il nome di punta dell’edizione 2022 di Pistoia Blues: il loro concerto è previsto per il 15 luglio.
 ?? ?? Little Steven & The Disciples Of Soul: roba forte al Pistoia Blues del 2017.
Little Steven & The Disciples Of Soul: roba forte al Pistoia Blues del 2017.
 ?? ?? B. B. King: a Pistoia Blues era di casa.
B. B. King: a Pistoia Blues era di casa.

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