The Rolling Stones

HACKNEY DIAMONDS POLYDOR

Apparso a un pubblico che non se l’aspettava, con tutti i possibili trucchi mediatici dei social che uno potrebbe aspettarsi, HACKNEY DIAMONDS, il primo disco di materiale inedito dei Rolling Stones in 19 anni, non delude. Anche se molti invece pensavano l’avrebbe fatto. Quando i Glimmer Twins pubblicarono A BIGGER BANGS avevano sui sessant’anni, e andò più o meno bene. Ma potevano avere la stessa grinta a ottanta? E poi c’era il problema Charlie Watts: dopo la sua morte, molti avevano chiuso la pratica Stones. Il chitarrista Ronnie Wood aveva dovuto combattere ben due volte col cancro, e nel 2019 Mick Jagger si era sottoposto a un intervento cardiochirurgico. Queste cose pesavano. Ma sono i Rolling Stones: se li date per morti, lo fate a vostro rischio e pericolo. I Rolling Stones visti in tour nel 2022 (con Steve Jordan, rimpiazzo scelto personalmente da Charlie Watts) sono stati una rivelazione. Certe cose non cambiano. Ma nessuno si sarebbe aspettato cosa sarebbe successo. Convocata a settembre all’Hackney Empire a Londra, la stampa mondiale fu testimone dell’annuncio di Jagger, Richards, e Wood (a Jimmy Fallon) che il loro 24esimo disco in studio era imminente. E come anticipazione ecco il primo singolo, Angry, con un video promo opera di Sydney Sweeney. Petulante, insistente, e contagioso come il Covid, Angry riassume l’essenza del fascino di HACKNEY DIAMNDS. Sono i Rolling Stones che fanno cosa sanno fare meglio: essere i Rolling Stones.

Reso assolutamente contemporaneo da una produzione perfetta di Andrew Watt, quest’album è pieno di momenti significativi, dal chitarrismo litigioso e sfrigolante vernacolo di Whole Wide World alla magnificenza gospel del connubio Lady Gaga/Stevie Wonder in Sweet Sound Of Heaven. È un disco dei Rolling Stones pensato come lascito ai tempi a venire, e racchiude in sé tutto quello che rende i Rolling Stones The Greatest Rock ’n’ Roll Band In The World.