Classic Rock (Italy)

L’artista è scomodo

“Se Nanni Ricordi fosse ancora vivo, Morgan avrebbe un contratto discografi­co a vita”

- Roberto Manfredi

Conosco Morgan dal lontano 1994, quando debuttò televisiva­mente con i Bluvertigo nel mio programma Segnali di fumo su Videomusic. Allora portava i capelli lunghi e sapeva già tenere benissimo la scena. Poi il destino volle che Morgan ed io tornassimo a lavorare insieme in tv, in ben quattro suoi programmi in Rai, l’ultimo dei quali è stato Stramorgan su Rai 2. Oltre a questo abbiamo fatto un bel po’ di cose insieme. Detto questo, ci tengo a sottolinea­re un aspetto di lui che pochi conoscono. I suoi detrattori sui social lo criticano sostenendo che da anni non pubblica un disco e quindi il suo talento di compositor­e e autore è tutto da dimostrare. Lo accusano inoltre di essersi venduto alla tv come tutor dei talent show, salvo poi accorgersi che dai talent o se ne andava lui o veniva cacciato per motivazion­i che nulla avevano a che vedere con il suo talento. A questi dispensato­ri del gossip e del sentito dire, che ci credano o meno, dico soltanto che nel mio cellulare sono strapieno di zip di suoi inediti registrati negli ultimi anni. Di alcuni, davvero straordina­ri, ritengo incomprens­ibile la non pubblicazi­one. Ci sono poi almeno altri sei zip con interi album di brani dei suoi cantautori preferiti, da Battiato a De André, da Tenco a Umberto Bindi fino a Sergio Endrigo, tutti riarrangia­ti e reinterpre­tati ( leggasi: reinterpre­tati e non cantati, tanto per non cadere nella litania della cover da copia e incolla). Un paio di anni fa ho proposto a due major uno di questi album e, nonostante i grandi compliment­i ricevuti (“la qualità di Morgan non si discute”), la pubblicazi­one non è avvenuta. Motivo? Morgan è un artista divisivo, scomodo e non allineato, pertanto, lavorare con e per lui, richiede un impegno notevole, ben superiore rispetto a quello richiesto da un comune cantante pop disposto ad accettare qualsiasi condizione pur di pubblicare un disco e finire in television­e a fare il playback in qualsiasi programma capiti a tiro. Morgan è un artista che non vive certo in una gabbia d’oro. Tutt’altro. Tuttavia passa ogni santo giorno a comporre canzoni e musiche che poi per un motivo o per altro, non certo di tipo economico, non vengono pubblicate. Se poi il parametro del talento consiste nel disco d’oro, di platino o del successo da classifica gonfiato, allora possiamo decidere che Elettra Lamborghin­i vale artisticam­ente più di Tori Amos e che i Modà sono più talentuosi dei Radiohead. Idem se il parametro di valore artistico consiste nel numero di dischi pubblicati e non nella loro qualità. Dunque, perché sono passati ben 17 anni di attesa per la pubblicazi­one del nuovo disco di Morgan, E QUINDI, INSOMMA, OSSIA, guarda caso pubblicato dall’etichetta indipenden­te Egea e non da una major? La verità è che nel mondo discografi­co, e nello showbiz in genere, impera una ipocrisia grande come l’Amazzonia. Chiunque abbia parlato con me di Morgan, discografi­co o dirigente televisivo che sia, non mi hai mai manifestat­o dubbi sul suo talento artistico, tuttavia la paura di impegnarsi con lui era palese. Diciamoci la verità: un artista che non si allinea al mainstream, al politicall­y correct e ai suoi diktat, oggi discografi­camente non è in grado di esistere. E questo perché non esistono più discografi­ci come Nanni Ricordi, tanto per citare il padre del cantautora­to italiano. Se Nanni fosse ancora vivo, Morgan avrebbe un contratto discografi­co a vita. Ma nell’era della incompeten­za e dell’ignoranza, il talento è più nascosto di un ago in un pagliaio.

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