Paul McCartney & Wings
Band On The Run – 50th Anniversary
BAND ON THE RUN compie cinquant’anni e li porta benissimo. Questa nuova edizione esce nei formati vinile, Dolby Atmos (solo in streaming, però) e doppio Cd, che contiene la versione “underdubbed” dell’album, ovvero prima delle sovraincisioni dei cori, delle parti soliste e dell’orchestra. I mix provvisori, insomma, preparati da Geoff Emerick e dall’assistente Pete Swettenham agli AIR Studios di Londra il 14 ottobre 1973. L’ascolto può spiazzare, se si è abituati al trionfo di sonorità dell’album così come lo conosciamo. Ma è d’altra parte affascinante, perché dimostra che le belle canzoni rimangono belle anche in jeans, e non c’è bisogno dell’abito di Armani. Le cose migliori di questa versione sono la title-track, dove Paul se la canta in scioltezza, e soprattutto Jet, con le sue chitarre in evidenza. La perla è però l’ascolto in Dolby Atmos: qui le canzoni risplendono, e si possono apprezzare particolari sinora nascosti. Ci sono cose meravigliose come l’assolo di sax in Bluebird, dove veniamo proiettati in studio accanto all’esecutore; i blend delle armonie vocali Paul-Linda-Denny, di disarmante semplicità e con quelle leggere imperfezioni che li rendono ancora più affascinanti; e una teoria di strumenti e sonorità artigianali/ vintage (chitarre legnose, dove possiamo sentire le dita che cambiano accordo, Moog e sintetizzatori, Fender Rhodes). Ultimo ma non ultimo, McCartney fa da giocoliere: vocalità da urlo, basso, batteria ruspante e chitarre sempre in grado di catturare l’attenzione. Anche le cose grandi possono essere leggere e anche la leggerezza può condurre al sublime.