Liam Gallagher John Squire
Liam Gallagher John Squire
Ahh, la Manchester degli anni Novanta (sospiro nostalgico)… quando, dopo che gli Stone Roses avevano indicato la via, gli Oasis ne presero il testimone fino a giungere al “toppermost of the poppermost”. Una sorta di fusione tra le due band è sempre stata nei reconditi sogni dei fan, talché ci si potrebbe domandare perché nessuno degli interessati l’avesse messa in atto. Ma forse la verità è che il momento giusto può essere solo ora che è stata accantonata qualsiasi idea di reunion degli Oasis (mentre di un ritorno dei Roses non si parla dal 2017). Eccoli qui pertanto, il frontman Liam e l’“axe-man” Squire, supportati da un miniensemble composto da Joey Waronker (batterista) e Greg Kurstin (bassista, nonché produttore). Il risultato non è distante da ciò che ci si poteva attendere, tra allegrezza Britpop (Raise Your Hands, Mars To Liverpool), richiami beatlesiani (Make It Up As You Go Along) ed escursioni blues-hendrixiane à la SECOND COMING (I’m A Wheel, Love You Forever), ma c’è anche qualche virata imprevista come il psych-pop di Just Another Rainbow – in odore di Kula Shaker – e quello che è forse il vero punto di incontro tra Gallagher & Squire, il power pop alla Big Star di One Day At A Time e Mother Nature’s Song. Guadagna assai da questa fusione Liam, che dà prova di versatilità su queste 10 canzoni fresche e ispirate, tutte frutto della penna di John Squire e a tratti suonate “sporche”, a differenza di quelle dei suoi album solisti che sembrano realizzate con l’Intelligenza Artificiale. Esperimento riuscito, quindi, e chissà se altrove si sta pensando di dar vita a qualcosa del tipo NOEL GALLAGHER IAN BROWN. Hai visto mai…