Texas & Spooner Oldham HS: 80
The Muscle Shoals Sessions
Un incrocio che sulla carta potrebbe sembrare strano, quello tra i Texas – o, meglio la loro frontwoman Sharleen Spiteri – e Spooner Oldham, avvenuto nell’estate del 2022 nella cornice di quei Fame Studios di Muscle Shoals, Alabama, che dell’oggi quasi ottantunenne organista, produttore e songwriter sono da sempre “casa”; strano solo sulla carta, però, perché tra la band scozzese e il soul (declinato Northern, almeno) esiste una relazione solida, non tanto quella di Oldham con soul e r&b classici ma comunque importante. Il sodalizio ha così generato quattordici tracce, una delle quali – Keep On Talking, scritta dallo stesso Oldham assieme a Dan Penn e pubblicata da James Barnett nel 1966 – era già apparsa nel THE VERY BEST OF 1989-2023 dei Texas; le altre, invece, sono undici adattamenti di successi del gruppo e due cover, Would I Lie To You di Charles & Eddie (1992) e la classicissima Save The Last Dance For Me di Pomus & Shuman,
interpretata nel 1960 dai Drifters e posta ovviamente in chiusura di scaletta.
Forte di arrangiamenti misurati ed elegantissimi che esaltano le qualità canore della Spiteri, l’album è un’affascinante incursione in territori soul/gospel dai quali il sound poprock dei Texas è emerso splendidamente trasfigurato; basta prendere come esempio quella Black Eyed Boy che fu una hit nel 1997, qui resa una meraviglia fuori dal tempo proprio come la Say What You Want (sempre originariamente su WHITE ON BLONDE) o la I Don’t Want A Lover con cui il gruppo debuttò otto anni prima. Un lavoro che irradia di luce nuova, soffusa ma molto brillante, che valorizza il songwriting dei Texas e le doti di sensuale entertainer di un’artista sulla quale taluni potevano avere qualche riserva. Saranno in parecchi, c’è da giurarci, a esserne sorpresi.