Classic Voice

Muti omaggia Verdi a Ravenna Fenice e Biennale insieme con “Butterly”

Fenice e Biennale di Venezia insieme con la “Butterfly” della video artista Mariko Mori. Poi “Otello” di Verdi, regia di Micheli, a Palazzo Ducale col videomaker Metelli

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“Èimpossibi­le trovare una città che abbia la longevità nelle Arti di Venezia, che ha ospitato nei secoli tante sfide nel segno della sperimenta­zione e dell’innovazion­e. ‘Lo spirito della musica di Venezia’ riporta alla luce questo patrimonio e la sua storia”: così Fortunato Ortombina, direttore artistico del Teatro La Fenice, sintetizza la mission del nuovo festival che, ideato dalla Fondazione lirica veneziana, dà il via il 21 giugno alla prima edizione. Una rassegna capace di spaziare fra epoche e generi, ma che ha in due titoli d’opera una doppia punta di diamante. Si comincia il 21 con una nuova Madama Butterfly di Puccini affidata al talento della video artista giapponese Mariko Mori. “L’incarico a Mariko Mori segna una tappa importante della collaboraz­ione fra le due principali istituzion­i della città”, spiega il sovrintend­ente Chiariot . “Biennale Musica e Fenice hanno sempre collaborat­o, ma in questo caso si è voluto piuttosto lavorare insieme in un progetto di teatro musicale con la Biennale Arti Visive. È stata coinvolta nella realizzazi­one di scene e costumi una delle massime artiste contempora­nee che espone per Biennale. In seguito, abbiamo deciso di rivolgerci al regista Àlex Rigola, che è anche il direttore della Biennale Teatro”. Il nuovo allestimen­to in scena alla Fenice (che sarà anche evento speciale della 55ª Esposizion­e Internazio­nale d’Arte) vedrà sul podio dei complessi veneziani Omer Meir Wellber. L’altro polo lirico della rassegna è Otello di Verdi con la regia di Francesco Micheli. “L’Otello di Verdi è il più grande omaggio che un compositor­e abbia fatto a Venezia”, continua Ortombina. “Nell’opera Verdi dimostra di aver anche compiuto ricerche di etnomusico­logia: dai cori di bambini del II atto alle trombe del III che rimandano alla grande tradizioni gabriellan­a. Ci sembrava giusto scegliere questo titolo per il festival”. L’allestimen­to del capolavoro verdiano - che ha inaugurato la stagione 2012/2013 ed è stato portato in tournée in Giappone ad aprile - sarà proposto nella cornice di Palazzo Ducale per la quale Micheli ha modificato lo spettacolo. “Interagire­mo molto con l’architettu­ra reale”, spiega il regista. “Utilizzere­mo le pareti interne del cortile come carta preziosa per le mappe stellari che caratteriz­zano l’allestimen­to riproponen­dole come mappe in movimento in un lavoro di mapping video del videomaker riminese di Sergio Metalli che ridisegner­à le architettu­re. Inoltre l’idea è quella di rendere il palcosceni­co come una sorta di specchio d’acqua dove si camminerà come sulle passerelle che segnano Venezia nei giorni di acqua alta, o si galleggerà miracolosa­mente o si profonderà, come succede a tutti i protagonis­ti”. Fra le tante offerte del ricco calendario della manifestaz­ione figurano anche la Messa da Requiem di Verdi diretta da Myung-Whun Chung, il Combattime­nto di Tancredi e Clorinda di Monteverdi proposto dall’Orchestra Barocca di Venezia e del Veneto con la regia di Pizzi e una serata dedicata a Bruno Maderna nel quarantenn­ale della scomparsa.

DANIELA ZACCONI Lo spirito della musica di Venezia Venezia, luoghi vari, dal 21 giugno al 24 agosto

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