LEVINAS LA METAMORPHOSE
Magali Léger, Anne INTERPRETI Mason, Fabrice Di Falco, Simon Bailey, Arnaud Guillou, André Heyboer, Laurent Laberdesque, Julie Pasturaud Ictus ENSEMBLE Georges-Elie Octors DIRETTORE CD Aeon AECD 1220 PREZZO € 18
Per la sua ultima opera, La Métamorphose, messa in scena all’Opéra di Lille nel 2011, Michaël Levinas ha scelto il cele- bre racconto di Kafka, che si è imposto al compositore come un vero e proprio mito teatrale, “ispiratore di una lingua cantata e di un mondo dell’opera”. Frutto di un lavoro meticoloso, questa partitura si basa su cellule semplici, frammenti di scala, piccoli intervalli innestati in una scrittura vocale d’impianto madrigalistico. Ma l’intervento deformante, e continuo, dell’elettronica la trasforma in una trama intermittente, sinistra, che pure conserva sottotraccia una segreta “cantabilità” e echi di musiche popolari. Una trama dove il testo risulta sempre intellegibile, come un canto che progressivamente si inceppa, si offusca, si stravolge. Levinas ha ripreso molto delle soluzioni già sperimentate in pezzi precedenti, come
Le Poème battu, ed è riuscito ad entrare nell’immaginario fantastico kafkiano direttamente con la musica, creando allegorie sonore che giocano su onomatopee, sembrano prolungare versi animaleschi, evocare antichi lamenti e salmodie. Anche la parte strumentale, affidata all’eccellente Ensemble Ictus diretto da Georges- Elie Octors, con l’elettronica dal vivo ( realizzazione informatica Ircam), genera continue interferenze di grande fascino. L’opera ha come prologo un ampio lavoro, intitolato Je, tu, il, basato su un testo di Valère Novarina, fatto di frammenti e giochi di parole, trasformato in un terzetto vocale che culmina in una parlato velocissimo, con un improvviso effetto di saturazione. Ottimo il cast con cantanti che caratterizzano molto bene i familiari di Gregor, André Heyboer, Magali Léger, Anne Mason, e dominato dal canto distorto di del controtenore Fabrice di Falco, che alla fine di riduceva ad un puro ronzio.
G.M.