STORICHE
ROMANTIC CABALLÉ M- Caballé, P. DominINTERPRETI go, B. Martí, S. Verrett, M- Zanetti G. Solti, C.F. Cillario, R.
DIRETTORI Ferrer, J. Collado, G. Masini, E. Marco, J.M. Cano, A. Guadagno, M. Ortega CD Rca 88883707432 PREZZO € 9,60
Una banale compilazione di pezzi celebri, mirata però a far godere i prodigi di una diva invitta quale Montserrat Caballé. Madre natura le aveva donato il più bel colore sopranile del secolo ma gli studi e l’intelligenza le assicurarono una tecnica di canto di irripetibile livello e un modo del tutto inusuale di attestare le scelte di repertorio, fossero le più improbabili ( chi può aver dimenticato la più straordinaria Salome mai udita, concentrato di cattiverie sopraffine su un tessuto di apparente fragilità?). Il cd non reca le date d’incisione dei molteplici brani, d’opera e non, inalberati dalla signora; taluni notissimi, talaltri no ( il duetto, interpretato
col marito Bernabé Martí, dalla Luisa Fernanda di F. M. Torroba), che svelano molte meraviglie e qualche rara caduta di gusto: l’improbabile, un po’ ridicolo adattamento alla voce del famoso
Air bachiano dalla Terza Suite, e un’ignota Ave Maria di Mascagni che altri non è se non l’Intermezzo di Cavalle
ria cantato. Ma strepitoso è il senso di melanconico abbandono che la Nostra esibisce, ad esempio, nel ìVissi d’arteî di Tosca, mentre nel finale dell’aria d’ingresso di Adriana Lecouvreur nell’opera omonima il “legato” e la resistenza dei fiati hanno del fenomenale. Talora la Caballé, si sa, ne esagerava, complici bacchette arrendevoli: e il “Gualtier Maldè” nell’aria di Gilda è lungo un’eternità a dispetto della verità drammaturgica. Ma insomma, questo è un disco-icona, dedicato a una somma artista che dà lezioni di canto e se ne frega un po’ del resto. È quell’unico appunto di esibizionismo che si potrebbe farle non è nemmeno sicuro che serva a qualcosa.