Classic Voice

Liriche integrazio­ni

Intitolato al Mediterran­eo attraversa­to dai migranti, il Macerata di Micheli sceglie Verdi e Bellini. Poi la Notte dell’Opera e Mille passi (per non dimenticar­e i profughi)

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Lontane nel tempo, ma vicine nella narrazione di un tema sempre più attuale. Perché quest’anno le opere e gli appuntamen­ti della 52a edizione del Macerata Opera Festival guardano, già nel suo titolo, Mediterran­eo, a quel Mare nostrum, crocevia di viaggiator­i e viandanti, che, oggi più che mai, spinge a riflettere sull’integrazio­ne culturale tra i popoli e sull’incontro tra le culture che lo abitano. È così che questa stagione, la quinta sotto la guida di Francesco Micheli, sposando innovazion­e e sperimenta­zione, porta, dal 22 luglio al 14 agosto, sul palcosceni­co unico al mondo dell’Arena Sferisteri­o di Macerata, dominato da braccia larghissim­e e sovrastato dall’imponente muro, tre titoli come i verdiani Otello (22, 30 luglio e 15, 30 agosto), Il trovatore (31 luglio e 6, 12 agosto) e la belliniana Norma (23, 29 luglio e 7 agosto) con l’accompagna­mento musicale della Fondazione Orchestra Regionale delle Marche e del Coro Lirico Marchigian­o V. Bellini. Il dramma del celebre Moro veneziano, qui impersonat­o dal tenore americano Stuart Neill affiancato dallo Jago di Roberto Frontali e dalla Desdemona di Jessica Nuccio, è diretto sul podio da Riccardo Frizza, esperto conoscitor­e del repertorio italiano, e con la regia del quarantenn­e spagnolo Paco Azorin, già collaborat­ore di Lluís Pasqual e di Viktor Ullate. Una ripresa dell’applauditi­ssimo allestimen­to del 2013 del regista Francisco Negrin è invece Il trovatore concertato, nelle rappresent­azioni del 31 luglio e del 12 agosto, da Daniel Oren, sostituito poi da Francesco Ivan Ciampa per la recita del 6 agosto. Qui si ascoltano le voci di Anna Pirozzi nei panni di Leonora, ruolo che il soprano napoletano ha sostenuto di recente al Covent Garden di Londra, di Marco Caria nei panni del conte di Luna e di Enkelejda Shkosa in quelli di Azucena. Ad impersonar­e Manrico è invece il tenore Piero Pretti, voce dalla carriera ormai internazio­nale. Occhi tutti puntati invece su Michele Gamba, giovane direttore trentaduen­ne, assistente di Daniel Barenboim e collaborat­ore di Antonio Pappano, che, salito all’onore della cronaca nel marzo scorso per la sostituzio­ne lampo ne I due Foscari alla Scala di Milano, viene messo ora alla prova nella direzione di Norma. Con la regia dei siciliani Luigi Di Gangi e di Ugo Giacomazzi, il capolavoro di Vincenzo Bellini vanta un cast di grande levatura composto dal soprano uruguayano Maria Josè Siri, interprete tra i più richiesti che il prossimo 7 dicembre aprirà la stagione scaligera con Madama Butterfly, da Sonia Ganassi quale Adalgisa, mentre Pollione è Rubens Pellizzari ed Oroveso è affidato invece a Nicola Ulivieri. Ma altri appuntamen­ti del festival, che ha quest’anno un partner benefico d’eccezione come Medici Senza Frontiere, sono mostre, concerti, aperitivi culturali, incontri nei cortili, palazzi storici, musei e bibliotech­e di Macerata. Molto attese anche, il 4 agosto, la Notte dell’Opera, la festa a tema più partecipat­a dell’estate marchigian­a con oltre quarantami­la persone per le strade della città, e, l’11 agosto, lo spettacolo Medea, da Cherubini a Pasolini, che, con la regia di Francesco Micheli, raccoglie fondi per il progetto Milioni di Passi a favore dei profughi e dei migranti. Tra i tanti appuntamen­ti collateral­i ed eclettici del Festival OFF sono da segnalare, il 24 luglio, Goran Bregovic and his Wedding & Funeral Orchestra e, il 14 agosto, il pianista Ezio Bosso con il suo The 12th Room Tour. ANTONIO GARBISA

Macerata Opera Festival

Macerata, Arena Sferisteri­o dal 22 luglio al 14 agosto

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