Croce e regia
Alla Scala e a Palazzo Reale, per il Festival MiTo, un convegno internazionale su “Mettere in scena Wagner” organizzato dall’Associazione wagneriana milanese
Per alcuni è prioritario leggere i libretti. Ma poi quando vi si legge che Violetta è una prostituta ci si appella alle ragioni dell’eleganza e si ritratta. Per altri, al contrario, prima di tutto conta la musica, come se la partitura fosse riducibile a un manuale per istruzioni sceniche. Insomma, grande confusione regna da sempre nel giudizio su quella dimensione visiva che oggi sempre più domina giudizi, dibattiti e discussioni operistiche. Proprio per questo l’Associazione wagneriana di Milano, con il Comune di Milano, il Teatro alla Scala e il Festival MiTo, organizza un convegno internazionale dal titolo “Mettere in scena Wagner. Opera e regia dall’Ottocento alla contemporaneità”. Il convegno si svolge dal 15 al 17 settembre tra Palazzo Reale di Milano e il Ridotto dei palchi “Toscanini” del Teatro alla Scala, all’interno del Festival MiTo, ed è incentrato sull’esperienza e il pensiero di Wagner rispetto alla messinscena delle sue opere, e sulle esperienze registiche che ne sono discese, con particolare attenzione al Novecento e alla contemporaneità.
L’iniziativa intende andare al cuore del problema di come sia possibile rappresentare, oggi, le grandi opere del passato. E cerca di impedire che la valutazione delle regie continui a essere guidata da faziosità e da posizioni ingenue o preconcette, spesso prive di base teorica e di prospettiva storica.
Le tre sessioni sono introdotte da altrettante relazioni di base, affidate a studiosi di competenza assoluta sull’argomento. Il grande musicologo canadese JeanJacques Nattiez apre i lavori con una relazione dal titolo “Proposition d’un cadre théorique pour évaluer les mises en scène wagnériennes”, cui seguiranno nelle giornate successive quelle di eminenti studiosi quali Katherine Seyer e Patrick Carnagy. In ogni sessione sono stati invitati numerosi relatori (musicologi e studiosi di storia del teatro e della regia teatrale) che approfondiranno aspetti particolari, di valenza “teorica” il primo giorno; di tipo “storico” il secondo giorno; riguardante la contemporaneità nel terzo giorno. Gli interventi saranno corredati dalla proiezione di video illustrativi.
Nell’ultima giornata è prevista, dopo i saluti del Sovrintendente della Scala Alexander Pereira, una grande tavola rotonda a cui parteciperanno registi, direttori d’orchestra, cantanti, critici musicali chiamati a discutere sui temi del mettere in scena l’opera oggi, rispondendo alle domande del pubblico.