SULLE CUSANINO ORME DEL
INTERPRETI Andrea Coen, Cristiano
Contadin, Simone Vallerotonda DIRETTORE Federico Maria Sardelli ENSEMBLE Modo Antiquo, Giardino di delizie “Ma l’ammirazione di cui godette l’evirato cantore da parte di pubblico e musicisti meriterebbe essere riletta tenendo conto di quegli intrecci che possono avvicinare il culto per una star del diciottesimo secolo a quello riservato a Lady Gaga”
Non si sceglie dove nascere, dove vivere - forse - sì. Così non sempre una città sa rendere i dovuti onori ai suoi illustri concittadini e può accadere che gli onori siano compiuti come il compito in classe a cui non è possibile sottrarsi, svogliatamente, o copiando dal vicino. Se a Siena finora nessuno s’è sognato di provare un legittimo moto di orgoglio per aver dato i natali a Francesco Bernardi - il celebre Senesino - a Filottrano - piccolo comune nell’entroterra di Ancona - Giovanni Carestini, l’altrettanto celebre Cusanino, è diventato una sorta di genius loci. Ragioni non ne mancano per rendere gli onori al famoso castrato, a detta di illustri testimoni bellissimo e bravissimo, primo interprete di melodrammi di Handel e Gluck. Ma l’ammirazione di
cui godette l’evirato cantore da parte di pubblico e musicisti meriterebbe essere riletta tenendo conto di quegli intrecci che possono avvicinare il culto per una star del diciottesimo secolo a quello riservato a Lady Gaga.
Se ne rammenterà quel Centro di Studi appena costituito in uno dei palazzi patrizi della cittadina? Intanto il festival con cui si aprono chiese e dimore storiche prende il tema piuttosto alla larga. Il borgo è comunque occupato giorno dopo giorno da nomi della musica antica come Andrea Coen, Federico Maria Sardelli e il suo Modo Antiquo, Simone Vallerotonda e qualche promessa, come le quattro ragazze del Giardino di delizie, affettuosamente attratte da Scarlatti e Stradella. Alla fine prevale il ricordo di Simone Vallerotonda. Generosamente e decletticamente suona in tre distinti concerti. Alla prima sera tiorba e chitarra sono a disposizione della viola da gamba di Cristiano Contadin per Marin Marais e qualche altra fantasiosa evoluzione nella musica alla corte di Luigi XIV. La sera dopo la tiorba presta servizio per qualche pezzo giovanile di Vivaldi di recente attribuzione presen- tato con fervore accattivante dall’ensemble Modo Antiquo diretto da Sardelli. L’ultima apparizione serve per sondare l’universo, apparentemente sospeso verso il passato, di Giovanni Zamboni che a inizio Settecento distende le sue Sonate per liuto. E nella loro ricreazione digitale il giovane interprete si conferma solista di impagabile sensibilità.