MENDELSSOHN SINFONIE N. 4 E N. 1
Kammerakademie
ORCHESTRA
Potsdam
Antonello Manacorda
DIRETTORE
Sony Classical 88985338792 CD
19,10
PREZZO
★★★★★
Da Berlino si apprende che gli orchestrali della Komische Oper hanno respinto la candidatura di Antonello Manacorda quale successore sul podio di Vladimir Jurowski. La bocciatura ha sollevato sarcasmi contro una formazione superpagata e altezzosa, che dopo la partenza del vulcanico direttore russo sembra aver perduto in prestigio. “Peggio per loro” è il commento prevalente, poiché il 46enne italiano, formatosi alla scuola di Claudio Abbado, sta allineando debutti eccellenti sulle maggiori scene operistiche europee ed americane, e quanto a registrazioni procede tipo rullo compressore con la sua Kammerakademie Potsdam. Dopo l’integrale sinfonica schubertiana è ora il turno di un Mendelssohn che alla corte di Potsdam stava di casa perfino sotto il regno dell’antisemita Federico Guglielmo IV. Nel presente cd subito avvince e conquista l’attacco dell’Italiana, con quel suono compattamente sinfonico ottenuto a dispetto di un organico ridotto (40 elementi in luogo degli usuali 80). Si tratta come sempre di strumenti storici, e abbiamo addirittura gli ottoni naturali anche se ai tempi del quindicenne Mendelssohn erano già disponibili quelli moderni a pistoni. Microvariazioni agogiche servono qui ad attenuare la regolarità metronomica, che invece esplode nel Saltarello finale con l’incalzare orgiastico di un oscuro rito pagano: quasi una Sagra dell’Autunno ambientata fra i “burini” della Campagna Romana. E in mezzo un Andante con moto intriso di mahleriane tristezze, poi un terzo movimento (Con moto moderato) su cui aleggiano ectoplasmi teatrali alla Mozart. Par proprio che Manacorda non creda all’innocenza sorgiva di un fanciullo Felix errante qual vispa Mignon nel paese dove fioriscono i limoni. Secondo noi fa benissimo, e del resto non mancano i testi biografico-epistolari pronti a dargli ragione.