REGER L’OPERA PER ORGANO
Martin Schmeding
ORGANO
17 CD Cybele Records Cybele 175 051500
238
PREZZO
★★★★★
Tra le numerose pubblicazioni discografiche uscite in occasione del centenario della morte del compositore questa assume un particolare rilievo, quale volume della “Max Reger Edition”, per la razionalità con cui viene articolata la vastissima produzione organistica attraverso una definizione dei caratteri, in tutta la varietà di declinazioni che va dall’intento pedagogico e alla pratica liturgica all’aspirazione sinfonica, ma pure delle problematiche formali quali quelle relative alla “Sonata” o quelle riguardanti la “Musica assoluta”, assillo del compositore contro la “programmaticità” del suo rivale Strauss; un modo, insomma, per rendere più agevole l’accostamento alla complessità che avvolge ancor oggi l’immagine del musicista, frenata dal pregiudizio della prolissità come da quello dell’accademismo, ragioni appunto alimentate da limitata conoscenza e dalla difficoltà di definire quella giusta collocazione storica che non era sfuggita a Schoenberg, il quale giudicava Reger “uno dei più grandi maestri” invitando a studiare in profondità la sua musica per conoscere “il suo genio, il suo stile e la sua tecnica creatrice,” stima dimostrata dalla presenza rilevante nei programmi dell’“Associazione per le esecuzioni private” e da alcune riduzioni cameristiche di opere sinfoniche. Ovviamente Stravinskij giudicava il personaggio “tanto ripugnante quanto la sua musica”, a differenza di Hindemith che si considerava allievo di Reger. Per dire di quell’intreccio di contrasti che attraversano l’opera di un musicista che diceva che “se non fosse esistito Bach non sarei esistito neanch’io”, ma che a Bayreuth si infiammò per il Parsifal, da cui un cromatismo spinto fino agli estremi della tonalità ma pure un contrappuntismo di straordinaria densità, rischiarata da momenti, negli anni estremi soprattutto, di abbandoni intimistici, quasi brahmsiani. Un indubbio pregio di questa integrale - senza oscurare altre integrali che sono andate recentemente affiorando, tra cui quella di Rosalinde Haas per la Mdg e quella in corso di realizzazione di Gerhard Weinberger per la Cpo –, oltre a quello, naturalmente, di un esecutore sapiente e inventivo al tempo stesso nel ridar vita alla densa scrittura regeriana attraverso la gestione di una tavolozza timbrica e dinamica che ne riattivi la portata emozionale, nasce dalla scelta di Martin Schmeding di ripercorrere il percorso strumentale dell’autore utilizzando gli strumenti prediletti da Reger, quelli di Wilhelm Sauer e di Eberhard Friedrich Walcker, rispondenti alla amplificata visione sonora, ma pure cercando l’aderenza tra il carattere delle singole opere alle peculiarità dello strumento, sia dal punto di vista costruttivo che da quello dell’ambientazione spaziale, da cui le registrazioni ripartite tra diversi luoghi, dal Duomo di Brema a quello di Berlino, dalla Thomaskirche di Lipsia alla Lutherkirche di Chemnitz ad altre ancora, itinerari che trovano esauriente documentazione
nell’ampia pubblicazione che accompagna la raccolta. Infine il pregevole sistema di registrazione (Dreidimensionale Kunstkopf-Klangqualität) che offre un consistente ausilio alle difficoltà particolari della musica organistica ad essere “inscatolata”.