RICHTER SOLO PIANO MUSIC
PIANOFORTE Jeroen van Veen
CD Brilliant Classics 95390
6,80
PREZZO
★★
La discografia del pianista olandese è indicativa: l’integrale pianistico di Satie,
quello di Nyman, opere di Tiersen, francese, e delle stesso van Veen, 24 Minimal Preludes, a segnare una strada lungo la quale si colloca anche il tedesco Max Richter, uno dei protagonisti più in voga di quell’universo musicale che trova la sua centralità nei derivati di un minimalismo che non ha più la nettezza provocante dei “padri” americani ma che, come ha colto Brian Eno parlando di uno spostamento dell’asse dal processo al prodotto, è stato come inflazionato nella sua molteplicità d’uso, quello cinematografico soprattutto. Ampliamento reso più appetibile dalla ritrovata rassicurazione tonale sulla quale si innestano ingredienti vari, certe movenze ritmiche che rimandano, in un’ambivalente reciprocità, all’inebriamento meccanico del pop come ammicchi a un convenzionale Oriente incantatorio. Il panorama offerto dalla musica di Nyman, appunto, che svaria a seconda della formazione degli autori; quella di Max Richter - che fra l’altro è stato, come pure Einaudi, allievo anche di Berio - con una inclinazione più europea come affiora da questa raccolta di piccole pagine pianistiche, frammenti o rimbalzi da più ampie esperienze, realizzazioni cinematografiche o letture: come il terzo brano,
Circles from the rue SimonCrubellier, legato al capolavoro di George Perec Vita, istruzioni per l’uso o come Infra 3
, tratto dall’omonimo balletto, omaggio in tralice all’Impromptu in sol bemolle di Schubert. Difficile far prevalere l’apparente piacevolezza sul sospetto e sulla noia.