CHERUBINI REQUIEM IN DO MINORE PLANTADE
MESSE DE MORTS IN RE MINORE Hervé Niquet DIRETTORE Le Concert
ORCHESTRA E CORO
Spirituel
CD Alpha 251
18
PREZZO
★★★★
Il Requiem in Do minore composto nel 1815 ed eseguito il 21 gennaio 1816 in memoria di Luigi XVI è forse il più noto (o il meno raro) tra i capolavori sacri di Cherubini; ma è del tutto nuova l’idea di accostarlo alla “Messe de morts” in re minore di Charles-Henri Plantade (1764-1839) che nel 1823 fu destinata a ricordare Maria Antonietta nel trentesimo anniversario della decapitazione e che probabilmente era stata composta in precedenza. Maestro di canto al Conservatorio di Parigi, maestro della cappella reale dal 1816 e sotto Carlo X, autore di una decina di opere teatrali, Plantade con questo Requiem bellissimo riesce a sorprendere. Non ha solisti, come quello di Cherubini; ma la scrittura corale prevede una disposizione diversa delle voci, secondo la tradizione francese, con una sola parte per voci femminili, i tenori divisi in due parti, e le voci maschili gravi. La partitura è stata riscoperta e pubblicata nell’ambito dell’attività del Palazzetto Bru-Zane. Il rapporto con la tradizione non condiziona la forza inventiva di Plantade. Colpiscono alcune intuizioni timbriche, alcuni colori originali. Niquet parla di “tendresse”, di tenerezza, di momenti di grande delicatezza accanto a impennate drammatiche di sapore quasi teatrale, e ha ragione, e lo dimostra con la sua persuasiva interpretazione. La severa compattezza del capolavoro di Cherubini è di natura diversa, e Niquet ne esalta le tensioni espressive con tempi rapidi e fraseggio “anticlassico”, mosso e frammentato, ispirato (anche nell’organico, vicino a quello dell’epoca) a criteri diversi da quelli della interpretazione, a suo modo esemplare, di Riccardo Muti.