LUCIE HORSCH: VIVALDI

MUSICHE DI VIVALDI E VIVALDI-ROUSSEAU Lucie Horsch FLAUTI DIRITTI

Amsterdam Vivaldi ENSEMBLE

Players

CD Decca 4830896

18,60

PREZZO

★★★★

Fra i canali di Amsterdam s’avanza un’insolita “Vivaldi girl”, una sedicenne dal faccino pulito. Strano che dalla patria di Frans Bruggen sia proprio lei la prima flautista dolce a finire sotto contratto Decca, ma si sa che lo star system crea i bambini prodigio per divorarli e scaricarli al più presto. Propensi per sistema a diffidare della categoria, qui siamo lieti di salutare un fenomeno di solida musicalità che già potrebbe dar dei punti a certi campioni della Hysteric Praxis (uno per tutti: il suo collega svizzero Maurice Steger). Forse mal guidata, perché il programma mischia a capriccio i due più celebri concerti vivaldiani destinati al suo strumento con un’altra coppia per oboe e per flauto traverso – e fin qui passi – ma poi con ulteriori trascrizioni da singoli movimenti vocali e strumentali. Rara ciliegina: l’arrangiamento dalla Primavera firmato Rousseau, filosofo e dilettante di musica. Un pentolone ad usum puellae; eppure quasi commuove la diligenza con cui la ragazzina mima il pathos cantabile di “Cum dederit”, versetto per contralto dal Nisi Dominus Rv 608. Segno che non si limita ai superficiali compitini di un Vivaldi ginnico-solare, ma si disimpegna bene coi principali tagli solistici del flauto a becco: sopranino, soprano, contralto e tenore. Pietra di paragone è il concerto per flautino Rv 443, affrontato a passo sostenuto ma non esagitato nel primo Allegro, assaporato con assorta letizia nel Largo alla siciliana e concluso in bellezza con l’Allegro molto. Forse potrebbe fiorire di più ripetizioni e cadenze, ma quel poco che fa dimostra gusto e competenza. Sicurezza di fraseggio, intonazione perfetta, ritmo senza cedimenti opportunistici sono bellissime virtù in una debuttante. Teniamola d’occhio.