LA MUSE ET LA MISE [EN CONCERT]
di F. Couperin, C. Dieupart,
MUSICHE J.-B. Lully, F. Bouvard, M. Pignolet de Monteclair. Redherring Baroque
ENSEMBLE
Patrick Denecker
DIRETTORE
Antarctica AR 003 CD
17,90
PREZZO
★★★
Grandinata di freddure miste in franglais attorno a un disco della giovane etichetta Antarctica; basta il nome a far crollare il termometro. Per chi poco si diletta di enigmistica basterà sapere che il gruppo vorrebbe confondere (red herring) l’ascoltatore arrangiando per una piccola formazione cameristica (mise en concert)
brani scritti in origine per strumento a tastiera, come d’uso nei salotti cortigiani e borghesi fra il tramonto del Re Sole, la Reggenza e Luigi XV. Riescono nello scopo? Più no che sì. Se la pratica è ben attestata nelle prefazioni di Couperin, Marais, Rameau e altri, una generale anoressia emotiva nell’esecuzione fa calare una cappa di anonimato su autori di epoca e statura tanto differenti. Già dalla colascionata iniziale dove gl’inserti di colore popolaresco involgariscono anzichenò l’ironica stilizzazione di François Couperin (Muséte de Choisy e de Taverni), il disco può avallare l’insolente blague
di Rousseau circa i Francesi che non hanno una musica nazionale, e se l’avessero tanto peggio per loro. Forse non valeva la pena di mettere insieme due flauti diritti, una viola, un violino, una tiorba e un clavicembalo per snocciolare una sequenza di 25 movimenti conquegl’ implacabili doubles realizzati quasi senza abbellimenti, in contrasto con tutto quanto sappiamo della prassi esecutiva transalpina. Cambia il timbro, sì; ma lo sfinimento resta uguale per 76:58. Fra le non molte sorprese piacevoli il sopranino Soetkin Elbers, elegante e precisa, qui impegnata in alcuni airs fra cui la ciaccona in lingua spagnola “Sé que me muero de amor”, dalle musiche di scena di Lully per il Borghese gentiluomo.