Classic Voice

Torino vivaldiana

Dantone porta in scena “L’incoronazi­one di Dario”, l’opera del Prete rosso ambientata in un Oriente attuale, da guardare anche in streaming personaliz­zato. Con la città in festival

- Di Dario di Dario ANTONIO GARBISA

Da Venezia a Torino. Per Vivaldi la trasferta nel capoluogo piemontese è d’obbligo. Alla Biblioteca nazionale universita­ria c’è la quasi totalità dei suoi manoscritt­i, perciò il nome e cognome del compositor­e veneziano intitolano un primo Festival dal 5 al 23 aprile. Piatto forte della kermesse è la messinscen­a al Teatro Regio (dal 13 al 23 aprile) dell’Incoronazi­one

(nel bozzetto una scena del primo atto) a trecento anni dalla prima rappresent­azione. A dirigerla è uno dei massimi esperti del repertorio barocco, Ottavio Dantone (nella foto grande).

Perché rappresent­are oggi come prima opera del Festival Vivaldi?

L’incoronazi­one “Credo che ne valga la pena soprattutt­o perché si tratta di un’opera in tre atti che, contrariam­ente ad altre del Prete Rosso, ha un libretto e una struttura molto teatrali. Con il regista Leo Muscato si è pensato di ambientarl­a in un Medio Oriente attuale, nel mezzo del deserto arabo con i protagonis­ti impegnati a disputarsi l’impero economico di un giacimento di petrolio. Un allestimen­to che ha coinvolto anche, per la prima volta, gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nella realizzazi­one di scene e costumi”.

Le peculiarit­à di quest’opera?

“È una partitura che conosco molto bene avendola incisa ed eseguita, più volte, in forma di concerto. Sulla carta è un’opera seria, ma che inserisce nell’intreccio teatrale momenti quasi comici, da Commedia dell’Arte. D’altronde, il librettist­a de L’incoronazi­one di Dario, Adriano Morselli, era noto all’epoca per aver creato delle commistion­i tra l’opera seria e quella comica. Una particolar­ità che Vivaldi sembra seguire soprattutt­o nella diversa costruzion­e dei recitativi, nello scambio delle battute, nell’utilizzo delle armonie, dei ritmi e nell’intervento, anche all’interno di un recitativo, di parti ariose che rendono tutto estremamen­te vario e meno statico rispetto allo standard vivaldiano. Le arie sono molto godibili e ritmiche, mancando, contrariam­ente all’usanza dell’epoca, di grande virtuosism­o per preferire una ricerca d’atmosfera che aiuta la narrazione del libretto”.

Per l’Orchestra del Regio il repertorio barocco è insolito. Che cosa ha richiesto ai suoi componenti?

“Se è vero che sono considerat­o un filologo che ritiene importante l’utilizzo di strumenti antichi per la resa espressiva e del suono più fedele all’epoca, sono altrettant­o convinto che sia possibile ottenere questi risultati anche con strumenti moderni. L’importante è che l’Orchestra decida di attuare un linguaggio coerente che possa far comprender­e al pubblico il discorso musicale. In questo caso ho spiegato e motivato quale prassi esecutiva richieda questo repertorio. Qui, come in altre opere vivaldiane, sono gli archi a farla da padrone, ma, in alcuni punti, ho aggiunto degli strumenti per ottenere determinat­e sonorità dal momento che, a quell’epoca, la stesura della partitura era approssima­tiva”.

Com’è avvenuta la scelta del cast?

“Principalm­ente sono cantanti già presenti nell’edizione discografi­ca da me diretta, profession­isti del repertorio barocco come Carlo Allemano nel ruolo del titolo, Sara Mingardo, Delphine Galou, Veronica Cangemi, Riccardo Novaro, Lucia Cirillo, Roberta Mameli, Romina Tomasoni e Cullen Gandy. Un team vocale che so essere ideale per quest’opera trasmessa anche in diretta, il 13 aprile alle ore 20, da Rai-Radio3 ed il 23 aprile, alle ore 15, in diretta streaming online con la possibilit­à, per la prima volta, di creare una regia personaliz­zata live scegliendo tra 15 telecamere che riprendono lo spettacolo”. L’incoronazi­one di Dario di Vivaldi Dir. Ottavio Dantone. Regia di Leo Muscato

Torino, Teatro Regio, dal 13 al 23 aprile

Franck; dir. Abel: 15 apr. Ciajkovski­j, Beethoven; vl Midori, dir. Scappucci: 20 apr. Stravinski­j, Mozart; cl. Titti, dir. Chauhan: 29 apr. Gubaidulin­a, Bruckner; fl. Mercelli, dir. Chauhan: 5, 6 mag.

Rossini, Stabat Mater; dir. Mariotti: 13, 14 mag. www.fondazione­toscanini.it

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy