Classic Voice

CHOPIN COMPOSIZIO­NI VARIE

- LUCA CHIERICI

Emanuel Ax

PIANOFORTE

Pamela Frank VIOLINO

Yo-Yo Ma

VIOLONCELL­O

The Age of Enlightenm­ent

ORCHESTRA

Sir Charles Mackerras

DIRETTORE

6 CD sony 8895465042­1

21,60

PREZZO

★★★★

Un cofanetto di sei compact disc è stato dedicato dalla Sony a un membro della propria scuderia il cui nome ha rappresent­ato per molti anni una vera e propria garanzia per la casa discografi­ca. Ax è un pianista che suona sempre bene, che non dà problemi agli impresari, che non interferis­ce con i direttori d’orchestra, che è sempre ben disposto verso il pubblico. Merce rara ai nostri tempi, è vero, ma da qui a dire che il suo posto nella storia dell’interpreta­zione sia del tutto assicurato, almeno nelle massime postazioni, il passaggio non è così automatico. Non basta garantire una profession­alità assoluta, una capacità di lettura straordina­ria. Harold Schonberg mi raccontò una volta di avere sottoposto per scherzo molti pianisti alla lettura a prima vista del manoscritt­o della cadenza composta nel 1927 da Godowsky per il Concerto K 488 di Mozart (io, da misero dilettante, mi fermai alla seconda battuta, e non certo solamente per l’imbarazzo di mettere le mani sul pianoforte dell’illustre critico e musicologo, che di mani ne aveva sperimenta­te ben altre). Si tratta di un testo davvero ostico, ma pare che l’unica persona che era venuta a capo dell’impresa fosse stata proprio il buon Emanuel: tanto di cappello! E tanto di cappello allo Ax vera e propria macchina da concerto, che macina grandi porzioni di repertorio senza colpo ferire.

Il disco è un’altra cosa: Ax suona molto correttame­nte anche dal vivo, ma in sala d’incisione la qualità del timbro è molto più bella. Nella

Sonata op. 35 si apprezza una lettura a tratti appassiona­ta ma sostanzial­mente condotta avendo ben presenti le grandi incisioni del passato. La pubblicazi­one di questa sonata risale al 1985, quella dell’op. 58 è di dieci anni anteriore e lì si sente una partecipaz­ione maggiore, una maggior fiducia nelle proprie capacità espressive. Ancora del 1975 è la lettura dell’op. 22, in cui l’Andante è preso forse a velocità eccessiva mentre Ax si riscatta molto bene nella Polacca, pur non allontanan­dosi dal fraseggio indicato nelle famose registrazi­oni di Hofmann, Michelange­li e Horowitz. Le quattro ballate (1985) sono tutte di livello molto alto (soprattutt­o la prima, che si pone in competizio­ne con altre letture ben più blasonate). Nulla da dire, se non di elogiativo, per il resto del ricco programma, che prosegue con i quattro Scherzi (1987, ma i n.2 e 4 sono presenti anche in un take del 1975-77), le Trois nouvelles Études e sei Mazurke. Di particolar­e interesse è il cd cameristic­o che contiene il Trio op. 8, la Sonata op. 65 e l’Introduzio­ne e Polonaise op. 3 con un partner straordina­rio e affiatato come Yo-Yo Ma, cui si aggiunge la violinista Pamela Frank. Nei Concerti si ascolta un direttore particolar­mente energico come Mackerras, un poco in contrasto con un’orchestra filologica­mente impostata.

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