SECRETS MUSICHE DI DEBUSSY RAVEL, DUPARC E FAURÉ
Marianne Crebassa MEZZOSOPRANO
Fazil Say
PIANOFORTE
Erato 0190295768973 CD
18,20
PREZZO
★★★★
Trentunenne di Béziers, Marianne Crebassa è un mezzosoprano francese oggi alla ribalta con un cd di buonissima qualità musicale e interpretativa dedicato a un importante settore della musica vocale del proprio paese, il percorso della chanson da camera fra la fine dell’Ottocento e il primo trentennio del secolo nuovo. Vi spiccano i nomi dell’intero Eldorado o quasi di quel regno: Debussy, Ravel, Duparc e Fauré, per dire dei più titolati. La scelta, è vero, esclude Chausson ma coglie (talora nei loro momenti migliori) tutti gli altri componenti di quel gruppo a buona ragione storico i cui nomi preminenti si rintracciano naturalmente in Debussy e Ravel; insomma ve n’è in abbondanza per giudicare con netto favore il contenuto del disco. Le due composizioni debussiane si avvalgono della penna poetica di Pierre Louys per le Chansons de Bilitis, scritte nel 1897, e di Paul Verlaine per le tre Mélodies del 1891; e rappresentano uno spaccato fascinoso della personalità del musicista: senso del mistero, melanconia, echi interiori, perfetta identificazione metrica col verso ne statuiscono lo charme. Ma superbi sono altresì i due Ravel, la celebre Shéhérazade (di cui s’ammira specialmente il secondo numero, La Flûte enchantée)
e l’altrettanto nota Vocaliseétude en forme de habanera.
Ciò detto, gli autori che chiameremo minori per sola comodità di linguaggio se la cavano mica male: Gabriel Fauré è presente con i suoi Mirages,
che raccoglie quattro pagine di elegante souplesse tra le quali ha da privilegiarsi la terza, Jardin nocturne, mentre Henry Duparc esibisce i suoi non trascurabili quattro numeri e il disco si conclude con un’ignota ballata del compositore e pianista turco Fazil Say che è anche lo strumentista che accompagna la cantante. E in quanto alla protagonista Crebassa: la voce è sinuosa e ammiccante il giusto, e la virtù maggiore mi sembra essere un senso ininterrotto di sensualità che in pagine siffatte può stimarsi la ciliegina in più.