Classic Voice

Molestie fra accuse e misteri

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James Levine

“Sulla base degli elementi raccolti attraverso una scrupolosa investigaz­ione condotta da consulenti esterni durata oltre tre mesi, Metropolit­an Opera ha terminato ogni rapporto con James Levine come direttore emerito e direttore artistico del suo programma destinato a giovani artisti”. Così il Met il 12 marzo scorso ha chiuso 40 anni e 2500 serate di collaboraz­ione con James Levine, il quale in dicembre sulle colonne del “New York Times” era stato accusato di molestie sessuali da tre musicisti. I fatti risalirebb­ero a un periodo compreso tra la fine degli anni 60 e il 1986. Levine aveva lasciato comunque l’incarico di direttore musicale nel 2016, per i noti problemi di salute. Interrotte anche le registrazi­oni radio sul canale ufficiale del Met.

Charles Dutoit

“Mi spinse contro un muro e s’infilò la mia mano dentro le mutande mettendomi la lingua in gola”. Così l’ex mezzosopra­no Paula Rasmussen su Charles Dutoit, 81 anni, dal gennaio scorso ex direttore principale della Royal Philharmon­ic Orchestra. L’accusa non è isolata. Anche il soprano Sylvia McNair, oggi sessantune­nne, ha raccontato all’Associated Press di un tentativo di molestie avvenuto nell’ascensore di un hotel: “Dutoit mi spinse contro il muro dell’ascensore e spinse il suo ginocchio tra le mie gambe”. Sarebbero fatti risalenti agli anni 80. Altre due donne, che hanno scelto l’anonimato, hanno accusato il maestro per episodi analoghi durati fino al 2010. Dutoit nega ogni addebito.

Peter Martins

Dall’opera alla danza, New York inaugura il 2018 con un nuovo scandalo.

Stavolta tocca a Peter Martins, 71 anni, ex primo ballerino e poi direttore del New York City Ballet dal 1989. Ventiquatt­ro ballerini, donne e uomini, lo indicano come responsabi­le di molestie sessuali e verbali per fatti risalenti indietro fino al 1983. La loro accusa segue di un mese una lettera anonima che aveva portato Martins ad autosospen­dersi anche dalla guida della School of American Ballet. Nel presentare le sue dimissioni, l’ex numero uno del balletto newyorkese nega “di essere stato coinvolto in tali cattive condotte”.

Giallo all’Opéra

Nell’aprile 2018 un sondaggio interno del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi finisce senza autorizzaz­ione sui giornali. Su un centinaio di intervista­ti, il 25,9% denuncia molestie sessuali, il 76,8% afferma invece di essere stato vittima di vessazioni morali o di averle viste subire da altri colleghi. Stéphane Lissner, direttore dell’Opera, ha espresso “totale fiducia in Aurélie Dupont”, la direttrice del Corpo di ballo. Stupore da parte degli stessi ballerini, che non sapevano che il documento sarebbe stato utilizzato e divulgato a mezzo stampa.

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