MELANCHOLIA
HANDEL’S BASS ARIAS Andrea Mastroni BASSO Accademia dell’Annunciata ENSEMBLE Riccardo DIRETTORE AL CEMBALO Doni CD Musica Viva 15 PREZZO ★★★★★
Avevamo seguito con sgomento le fasi preparatorie al lancio del presente cd: interviste, recensioni dal vivo, comunicati infarciti di fantasie circa il basso Antonio Montagnana, il suo repertorio e il suo presunto impatto rivoluzionario sulla configurazione di un ruolo vocale tutt’altro che secondario nell’opera seria barocca. Oltre a Montagnana, Händel poté disporre di altri eccellenti bassi: Giovanni Maria Boschi e Antonfrancesco Carli, il tedesco Gustavus Waltz, ma soprattutto quel prete napoletano Antonio Manna cui la ricerca ha infine reso il merito di aver creato il micidiale ruolo del Ciclope nella serenata Aci, Galatea e Polifemo Hwv 72. Per fortuna è poi intervenuto un serio studioso come Raffaele Mellace, che nelle note di corredo rettifica le cose con garbo e discrezione. Nemmeno il titolo della silloge (Melancholia) si tiene granché in piedi, visto che l’affetto prevalente nelle arie cantate da Andrea Mastroni è perlopiù estroverso/bellicoso quanto a testo, agogica e colore orchestrale. Ad onta di 7 (diconsi sette) pose fotografiche che ce lo mostrano ora trucido metallaro ed ora rimorchiatore da discoteca, il Mastroni ci pare un simpatico giovanotto ben fornito di tecnica e musicalità. La sua conversione al barocco da ruoli lirici mainstream come Sparafucile e Don Pasquale va salutata con favore in vista della sua capacità di combinare, da verace “basso cantante”, doti di agilità, fiato, proiezione e forza espressiva. Nel pezzo di parata “Fra l’ombre e gli orrori” (dalla citata Hvw 72) egli alterna con disinvoltura un cavernoso registro sotto il Do centrale ad un falsettone esteso fino al La acuto, intonando con sicurezza salti intervallari smisurati. Bravo lui e brava l’Accademia dell’Annunciata sotto la sensibile direzione di Riccardo Doni, con la partecipazione straordinaria della tromba di Jonathan Pia.