A. SCARLATTI
RESPONSORIES FOR HOLY WEEK: HOLY SATURDAY La Stagione Armonica
ENSEMBLE
Carlo Steno Rossi ORGANO Sergio Balestracci
DIRETTORE
CD Deutsche Harmonia Mundi DHM 19075 80241-2
17,10
PREZZO
★★★
Ignoriamo il merito della nuova edizione critica su cui Sergio Balestracci ha basato questo album di brani sacri dal Ms FA1.443 dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Semmai vorremmo confrontarla con la tesi di dottorato che Romano Vettori, archivista di tale istituzione, ha dedicato a quel “pluricodice” di fascicoli redatti da tre copisti e in seguito rilegati a fini di pratica liturgica. Secondo il booklet, l’attribuzione a Scarlatti padre si fonda su due pilastri: lo stile compositivo e la cosiddetta “memoria Casini” pubblicata da Mario Fabbri nel 1961, qui definita “important testimony”. Balestracci ammette che l’uno e l’altra sono stati “often questioned by musicologists”; specie la seconda, che un gruppo di cinque studiosi tedeschi e italiani ha smontato fin dai primi anni Novanta quale spiritosa invenzione (non l’unica) con la quale il Fabbri voleva supportare le proprie scelte di direttore artistico alla Chigiana. Ma ciò non impedisce a Balestracci di citarne uno stralcio virgolettato onde accreditare data di prima esecuzione (Firenze 1708), paternità scarlattiana e dedica al “Granduca di Toscana”, mentre l’apocrifo tira in ballo suo figlio Ferdinando, Granprincipe ereditario e noto mecenate. Nell’era della verità à la carte si rispetti pure il “belief” (così nel testo) della Stagione Armonica; quanto al risultato sonoro è lodevole, nonostante qualche veniale sconcerto d’intonazione, l’impegno dei 16 cantori nel navigare il fitto tessuto contrappuntistico dei 9 responsori e dei 4 mottetti, venato di drammatiche dissonanze ma pur sempre entro le coordinate metricoarmoniche dello “stile antico” o “alla Palestrina”. Di grande impatto emotivo il Miserere finale; note di varietà offrono gl’interludi organistici, una toccata e tre fughe, eseguiti con energica scioltezza da Carlo Rossi su un positivo copia di modello tedesco del Seicento. Non immacolata la qualità della registrazione.