SOSTAKOVIC
CONCERT PER VIOLINO N. 1 CIAIKOVSKIJ SINFONIA N. 5
VIOLINO Baiba Skride Gewanhausorchester DIRETTORE Andris Nelsons DVD Accentus Music ACC 20478 ★★★★
Il concerto, registrato nel maggio 2019 al Gewandhaus, propone una nuova tessera entro l’ampio pannello dell’impegno discografico intrapreso da Andris Nelsons verso l’opera sinfonica di Sostakovic, terreno in cui ha già significativamente indicato una linea che si definisce con un proprio profilo come ha ben lasciato intendere la recente registrazione della Sinfonia “di Leningrado”. Una lettura quella del direttore lettone che nel panorama estremamente divaricato, non poco problematico, dell’interpretazione del compositore gestisce con sensibilità quella “necessità di leggere dietro le note” che gli interpreti che hanno condiviso con Sostakovic il suo dramma esistenziale, da Rostropovic a Barshai, ritengono chiave indispensabile. Tratti che ritroviamo in questa realizzazione del Primo Concerto per violino dove il passo di Nelsons trova una sicura corrispondenza con la solida, intensa linea violinistica di Baiba
Skride, anch’essa lettone, nel modo di stringere in unità un percorso violentemente contrastato, dal “sombre” clima del Notturno che apre il Concerto, al folgorante Scherzo, e poi la lunga desolazione della Passacaglia fino al riso deformato della Burlesca finale. Nella locandina il Concerto è segnato quale op. 77 e non come op. 99 come correntemente viene indicato nei programmi, un divario che può forse spiegarsi con le vicende esterne che hanno accompagnato la composizione, realizzata tra il 1947 e il 1948 dal compositore il quale poi mise la partitura nel cassetto per riprenderla nel 1950 catalogandola con una nuova segnatura; una strategia, probabilmente, conseguente alla mutevolezza della sua posizione di fronte al regime,
nell’alternanza tra condanne e incarichi ufficiali quali la partecipazione a congressi all’estero, a New York nel 1949, a quello mondiale per la pace di Varsavia e alla “Bachfest” di Lipsia. La condotta di Nelsons, con la sua sinuosa eloquenza reca un segno di coerenza nella stessa scelta di accostare il Concerto di Sostakovic con la Quinta di Caikovskij, non solo per la storia che lega questa Sinfonia al Gewandhaus ma per il fiato sotterraneo, di desolazione che attraversa le due partiture. A rendere più stimolante il programma concorre il “bis” proposto da Baiba Skride che aprendo uno scorcio provocante ha chiamato in scena il “terzo russo”, eseguendo quell’Elegia composta da Stravinskij nel 1944, in memoria di Alphonse Onnou, fondatore del Quartetto Pro Arte; una delle preziose “memorie” che il compositore andrà cesellando negli ultimi anni, pagine distillate con quella misteriosa sapienza che ritroviamo nella pagina proposta con intensa concentrazione dalla Skride nel ricreare il senso accorato del compianto attraverso le tensioni di un’ardua polifonia giocata tra le quattro corde.