GENTILUCCI
AZZURRI ABISSI CLARINETTO Mirco
Ghirardini PIANOFORTE Andrea
Rebaudengo
DIRETTORE Carlo Boccadoro ORCHESTRA I Pomeriggi
Musicali CD Ema Vinci 40090 ★★★★
Il clarinetto è il protagonista di questo cd dedicato ad Armando Gentilucci, un compositore troppo trascurato dopo la prematura scomparsa, a 50 anni, nel 1989. Si attende ancora la rappresentazione di Moby Dick, l’opera del 1985/86 che, sulla base dei frammenti finora eseguiti, dovrebbe essere un esito decisivo nel suo catalogo (commissionata dal Teatro Regio di Torino, fu prima rimandata, poi cancellata in seguito al mutamento del
direttore artistico). Degli
stessi anni di Moby Dick è Azzurri abissi, il pezzo per clarinetto e orchestra che dà il titolo al cd e ne costituisce la sezione più ampia e significativa, per la complessità dei rapporti tra la scrittura orchestrale e il solista, per la voluta discontinuità dell’arco formale, data dall’irruzione di avvenimenti contrastanti, per la varietà delle situazioni. Di rilievo anche i quattro lavori che seguono, disposti in ordine cronologico, a cominciare da
Gesti e risonanze (1980) per clarinetto e percussione, strumenti affidati tutti a un unico interprete: qui Mirco Ghirardini rinnova egregiamente l’impresa del primo destinatario del pezzo, Gaspare Tirincanti. Per clarinetto solo è Al telaio del tempo (1983), in cui lo strumento sembra dialogare con sé stesso. La densa suggestione del titolo si ritrova in Selva di pensieri sonanti (1988) per clarinetto e pianoforte. Ultimo viene il breve Frammento del 1989. Mirco Ghirardini è l’eccellente protagonista di queste registrazioni; ma ha anche un ottimo interlocutore al pianoforte in Andrea Rebaudengo ed è affiancato egregiamente dall’orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Carlo Boccadoro in Azzurri abissi. Da ricordare l’impegno, l’ampiezza e l’acutezza del testo di Monica Boni.