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Criticata e osannata, “Thaïs” è il simbolo di un esotismo sensuale e levigato, che il Theater an der Wien riscopre nella nuova regia di Konwitschny. In diretta su Rai Radio 3
Andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1894, dieci anni dopo il successo prodigioso di Manon, Thaïs incontrò non poche critiche, tanto che Massenet fu costretto a correggerne alcune parti, fino alla seconda versione apparsa nel 1898 al Palais Garnier, quando finalmente fu tributato pieno successo. In Italia la conversione della cortigiana che corrompe al culto d’Afrodite il popolo d’Alessandria rimase indelebile nell’interpretazione di Lina Cavalieri (1903, al Lirico di Milano) mentre nel 1908 trionfò al Metropolitan di New York con Mary Garden nel ruolo della fatale protagonista. In questo titolo Massenet sfodera uno stile prezioso e levigato, con un’idea di esotismo molto diversa da quella di Hérodiade. L’Egitto alessandrino è infatti guardato con l’occhio francese di fine secolo, uno sguardo misterioso e languido, ma soprattutto sobrio e stilizzato. Rai Radio 3 propone l’opera in diretta dal Theater an der Wien il 23 gennaio alle 19, con la direzione di Leo Hussain e la nuova regia di Peter Konwitschny. Il ruolo principale è affidato a Nicole Chevalier; Josef Wagner è nei panni del monaco cenobita Athanaël, dilaniato tra i sacri doveri e l’ossessione per il corpo di Thaïs.
Thaïs di J. Massenet
Orf Radio-Symphonieorchester Wien/Arnold Schoenberg Chor Dir. Leo Hussain. Regia di Peter Konwitschny
Vienna, Theater an der Wien, 23 gennaio ore 19 in diretta Rai Radio 3