Gatti e i Berliner nel segno dei russi
Berlino Daniele Gatti/Berliner Philharmoniker
Daniele Gatti torna sul podio dei Berliner con un concerto dedicato a Stravinskij e Šostakovic. Il programma alla Philharmonie di Berlino prevede tre serate (21, 22 e 23 gennaio). In caso di lockdown, il concerto sarà realizzato a porte chiuse il 23 gennaio e trasmesso in live streaming nella Digital Concert Hall dei Berliner. Il cartellone affianca due diverse voci della Russia novecentesca: quella di Igor Stravinskij con Apollon Musagète, il balletto che debuttò nel 1928 a Parigi con la coreografia di George Balanchine. A seguire Šostakovic con la Sinfonia n. 5 scritta nel 1937 all’indomani degli attacchi della censura di regime contro Lady Macbeth del Distretto di Mcensk.
Berlino Janácek/Jenufa
Damiano Michieletto e lo scenografo Paolo Fantin debuttano alla Staatsoper di Berlino con una nuova produzione di Jenufa, in scena dal 14 febbraio 2021 (dirige Simon Rattle). Se il teatro tedesco non dovesse accogliere il pubblico in sala, lo spettacolo andrà in scena comunque a porte chiuse e verrà trasmesso in streaming. “Ho cercato di rendere simbolico il realismo di Janácek - spiega il regista - spogliandolo dei suoi connotati folcloristici. L’opera racconta la storia di una donna dominata e schiacciata dall’ambiente sociale in cui vive. La scena è costruita come uno spazio glaciale, sospeso, nel quale si sviluppano le dinamiche familiari perverse e morbose del cinismo, della minaccia e del ricatto”. Non sarà l’unica opera di Janácek con cui Michieletto si cimenterà nel 2021: al Festival di Glyndebourne sarà la volta di Kát’a Kabanová.
Valencia Garcia/ L’isola disabitata
Nel piccolo teatro Martin y Soler di Valencia, il Palau de les Arts propone la rarissima Isola disabitata di Manuel Garcia, primo Almaviva nel Barbiere rossiniano, celebrato tenore e padre di Maria Malibran e Pauline Viardot.
Basato su un libretto commissionato a metà Settecento da Farinelli a Pietro
Metastasio, il titolo fu musicato tra gli altri anche da Haydn e Paisiello. Nel
1831 Garcia ne riprese la trama, adattandola alle esigenze di un’opera da camera. Del 2005 la prima rappresentazione in tempi moderni. Per questa produzione valenciana, in scena dal 13 al 21 febbraio, la regia è affidata a Emilio Sagi.
Berlino Schubert week
Per l’apertura della Schubert Week, dal 18 al 24 gennaio, il baritono Thomas Hampson accoglie il pianista Hartmut Höll e lo scrittore Friedrich Dieckmann per una conversazione su Schubert e il suo tempo. Membro dell’Akademie der Künste di Berlino, Dieckmann ha pubblicato libri su Schubert, Schiller, Wagner e Brecht. Höll sarà ascoltato anche in uno dei concerti di Young Singers, il ciclo organizzato per il terzo anno consecutivo alla Pierre Boulez Saal, dove Thomas Hampson raduna talenti liederistici insieme ai loro partner pianistici. Il primo appuntamento sarà trasmesso in diretta streaming il 18 gennaio alle 20 e sarà disponibile gratuitamente per un mese.
Budapest Verdi/Don Carlo
Cancellato nel maggio 2020, viene recuperato dal 21 febbraio al 4 marzo il Don Carlo al Teatro Erkel di Budapest, con la regia di Frank Hilbrich, una delle poche occasioni in Europa per assistere a un’opera dal vivo. Tutto ungherese il cast di questa produzione, affidata alla direzione di Balázs Kocsár, con Gabor Bretz (presenza assidua sulle scene italiane) nel ruolo di Filippo II, Zsuzsanna Adam in Elisabetta di Valois, Erika Gal nella principessa Eboli. Mikhayilo Malafii nel ruolo del titolo e Csaba Szegedi nel Marchese di Posa.
Madrid Wagner/Siegfried
È il titolo più introspettivo della saga nibelungica, quello in cui solitudine e natura occupano una posizione centrale e in cui anche il dio Wotan mostra il suo lato più vulnerabile. Completato nel 1871 e apparso solo nel 1876, Siegfried rappresenta un salto di qualità nella tecnica sinfonica, raggiungendo in episodi come la forgiatura della spada Notung, i mormorii della foresta o il risveglio di Brünnhilde alcuni dei momenti più memorabili. La produzione di Robert
Carsen, presentata nel 2007 all’Opera di Colonia, viene ripresa dal Teatro Real di Madrid con la direzione di
Pablo Heras-Casado e Andreas Schager nel ruolo del titolo, assieme alla Brünnhilde di Ricarda Merbeth. Dal
13 febbraio al 14 marzo per otto recite.