ETTORE BORRI
LA DIREZIONE D’ORCHESTRA ITALIANA
EDITORE Zecchini
PAGINE 160
EURO 25
Il volume curato da Ettore Borri nasce come registrazione, integrata e arricchita, del convegno di studi sulla direzione d’orchestra italiana tenutosi a Novara nel novembre dello scorso anno, che riuniva una serie di professionalità diverse e complementari dell’orbita musicale - specificamente intorno al concorso Cantelli, rinato dopo anni di
inattività - per fare il punto sulla parabola del mestiere di direttore nel mondo musicale italiano, dagli albori ad oggi, svelandone talvolta aspetti insospettabili. Vi si raccolgono dunque punti di vista eterogenei per prospettiva e area di interesse, che accostati restituiscono una panoramica forse episodica e disomogenea, ma esaustiva del tema. L’antologia accosta alle analisi storiche e critiche (Angelo Foletto, Guido Salvetti e altri), le testimonianze di musicisti fatti e finiti, da chi il mestiere l’ha esercitato e insegnato in prima persona (Donato Renzetti) a chi con i direttori ci ha avuto a che fare da vicino, o per averci suonato accanto (Alfred Brendel) o perché, da responsabile delle scelte artistiche di un teatro, doveva scritturarli e scenderci a patti, come nel caso di Piero Rattalino. Il tutto riservando un occhio di riguardo alla figura di Guido Cantelli, l’astro nascente del podio morto tragicamente in un incidente aereo nel 1956. Gemma del libro il saggio di Oreste Bossini sulla nascita della figura del direttore d’orchestra in Italia, una professione dapprima negletta e avversata che in pochi decenni è assurta alla gloria, scalzando dal piedistallo i compositori stessi.