THIRTY FINGERS FOR EIGHTYEIGHT KEYS
TRIO pianistico di Bologna Da Vinci Classics C00282
CD ★★★★
Nelle sue sempre spiritose (oltre che informate) note di copertina, Piero Rattalino osserva con un misto di saggezza e di compiacimento come il suonare il pianoforte a quattro o sei mani comporti una serie di problemi pratici non indifferenti (per il sei mani anche di lettura di spartiti congegnati in modo piuttosto complicato) che includono, almeno nel quattro mani, anche vere o presunte avances da parte di uno dei partecipanti nei confronti della compagna (o compagno?) di tastiera.
A parte il valore artistico assoluto di alcuni capolavori originali per pianoforte a quattro mani, se le mani crescono di numero si sconfina nel genere brillante-educativo, cui appartengono tutte le brevi composizioni contenute in questo cd sostenuto dal Trio pianistico di Bologna che fa capo ai nomi di Silvia Orlandi, Alberto Spinelli e Antonella Vegetti. Il programma è effettivamente molto leggero e giustamente anche Rattalino fa notare come su tutti i nomi coinvolti si innalzi quello di Carl Czerny, autore di tre tra i dodici pezzi scelti dal Trio. Di pezzi a 6 mani nel catalogo czerniano se ne trovano molti e qui si nota una Quadriglia che fa parte dei numerosi lavori catalogati su per giù tra l’op. 500 e la 600, in un periodo discograficamente ancora poco esplorato in cui Czerny aveva evidentemente stretto affari con editori inglesi e si era messo a scrivere pezzi di ambientazione britannica o, come in questo caso, di celebrazione dell’incoronazione della giovane Regina Vittoria (1837). Più riuscita è una Fantasia sulla Sonnambula, opera che Czerny utilizzò molte volte nella sua carriera e un Rondeau brillant di squisita scrittura. Al loro confronto tanti altri numeri compresi in questa raccolta appaiono decisamente sottotono, anche perché si tratta quasi sempre di arrangiamenti su temi celebri (Strauss, Delibes, Verdi) scritti da autori poco conosciuti. Il Trio pianistico di Bologna compie un buon lavoro di divulgazione e si avventura con bravura e un tocco di umorismo su un terreno molto poco frequentato.