Classic Voice

Solo gli Usa si fermano

In tutta Europa la scena coreutica non ha segnato battute d’arresto e ha già sperimenta­to lo streaming a pagamento

- ELISA GUZZO VACCARINO

Iballerini non possono rinunciare alla disciplina dell’esercizio quotidiano, in nessun caso. Nel proprio salotto, in fase di lockdown duro, in sala ballo, tamponati, protetti, in piccoli gruppi, e adesso in scena, al completo, sia pure senza pubblico in presenza. Le punte non si sono arrugginit­e; il bisogno di danza è cresciuto. Se la Scala ha puntato su Giselle (Rai Play in streaming), con Carla Fracci come top coach, l’Opéra de Paris offre sugli schermi un gala di apertura con il famoso Defilé di tutti gli allievi della sua scuola, rigorosame­nte con mascherina. Sul sito del teatro si possono vedere le prove dell’Atto delle Ombre di Bayadère; seguirà Lac des cygnes. Al Royal Ballet di Londra Roberto Bolle e Zenaida Yanosvsky interpreta­no Marguerite and Armand di Ashton (eticket a 3 sterline), dopo di che si vedrà La fille mal gardée con Natalia Osipova superstar, e ancora Raymonda di Petipa (III atto). L’English National Ballet si prepara a una Forsythe Evening e in autunno a balletti di Akram Khan. Lo Staatsball­ett Berlin consente di osservare brani e prove dal suo sito, tra cui Pas de quatre e Corsaire con Semionova, Simkin, Virelles, Correa. A Madrid la compagnia nazionale di balletto ha messo in scena, in presenza del pubblico, una nuova Giselle del neo direttore Joaquín De Luz, già virtuoso del New York City Ballet. L’Hamburg Ballet - 60 danzatori - di Joh Neumeier propone Gost Light, cioè la lucina che resta accesa superstizi­osamente quando il palco è vuoto, da vedere online su Arte tv, una creazione nata in sicurezza, pezzo per pezzo, su musica di Schubert. Het Nationale Ballet di Amsterdam presenta la sua stagione online, da seguire utilizzand­o le modalità del dynamic price della casa, con Onegin di Cranko, Variations di Hans Van Manen, Oedipus Rex di Wayne McGregor (nuovo direttore della Biennale Danza di Venezia) su Stravinsky, Cinderella di Christophe­r Wheeldon. Negli Usa, marketing oriented, non si balla nei grandi teatri, né balletto né musical. Il National Ballet of Canada, diretto da Karen Kain, invece ha regalato nel web danza d’alta gamma, firmata Ratmansky, Kylián, McGregor. In Israele, cha ha vaccinato in massa quasi tre quarti della popolazion­e, Ohad Naharin ha elaborato il suo Yag per lo streaming, curando anche la regia, con la Batsheva Dance Company. La danza insomma non si è mai fermata. Il dibattito ora è sulla futura convivenza di live, con creazioni, allestimen­ti di repertorio in teatro, e online, pescando dagli archivi o realizzand­o produzioni ad hoc, mentre già si annunciano i caschi per la danza in Virtual Reality.

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