Perduti e ritrovati
Schubert - Sinfonia n. 9
Schubert compose la sua nona sinfonia nell’estate del 1825 e la portò all’orchestra della Società degli amici della musica di Vienna perché fosse eseguita a stretto giro. L’orchestra però rifiutò l’incarico, trovandola inadeguata e troppo complessa per le forze dei musicisti. L’autore a questo punto accantonò la partitura, che fu ritrovata nel 1838 da Robert Schumann in mezzo a una montagna di manoscritti accatastati in casa del fratello del compositore, scomparso dieci anni addietro. La prima esecuzione, un evento memorabile nella storia della musica tedesca, avvenne a Lipsia nel 1839 con Felix Mendelssohn alla direzione della Gewandhaus. Per una completa edizione a stampa si dovette aspettare il 1849.
Schumann - Concerto per violino
Il primo ottobre 1853 Schumann annota “Il concerto per violino è ultimato. Brahms in visita. La sera inaugurazione insie
me del nuovo pianoforte”. Schumann spera di farlo eseguire quell’autunno stesso a Düsseldorf, ma alla fine d’ottobre si dimette dall’incarico di direttore. Per 84 anni il Concerto per violino rimane inedito e praticamente sconosciuto, ad eccezione della cerchia della moglie Clara. Sono motivazioni politiche a segnare la fortuna di quest’opera in Germania. La propaganda nazista presenta il Concerto come l’anello mancante della catena che univa il Concerto per violino di Beethoven a quello di Brahms (quello di Mendelssohn, ebreo, era stato cancellato dal repertorio). Sarà poi Yehudi
Menuhin a farlo conoscere in Europa e Stati Uniti.
Dvorák - Concerto per violoncello n. 1
Nel 1865, trent’anni prima della stesura del celebre Concerto in Si minore, Dvorák aveva approntato il suo primo vero concerto per violoncello e orchestra, dedicandolo all’amico violoncellista Ludevit Peer. L’autografo originale (scritto per violoncello e pianoforte) andò perduto. Ignoti i motivi. Probabilmente Peer lo trattenne con sé portandolo in Germania. Dvorak non lo richiese mai indietro e non lo incluse mai nel catalogo delle sue opere. Negli anni Venti del Novecento l’autografo fu riscoperto e sottoposto ad almeno tre revisioni. Nel 1981 avvenne la prima esecuzione moderna sotto la direzione di Colin Davis, solista Heinrich Schiff.