IL TRANSILVANO
ENSEMBLE Prisma CD Ambronay 312 ★★★
L’esplorazione dei rapporti tra la musica centro-europea e quella orientale (turca e araba) attira sempre più artisti da una ventina d’anni a questa parte quando gli ensemble Concerto Köln e Saraband uscirono con un intelligente documentario dal titolo
Dream of the Orient (Archiv) al quale sono seguite numerose altre realizzazioni, qualche volta illuminate, assai spesso strampalate. Adesso l’ensemble Prisma si dedica ai rapporti tra Ungheria e Italia, partendo da una collezione di Girolamo Diruta intitolata Il transilvano (1593) e dedicata al principe della regione di cui porta il nome: niente vampiri ma un’antologia di esempi atti a dimostrare a un interlocutore idealmente “lontano” come si suonano gli strumenti a tastiera. Nell’ipotesi degli interpreti, l’interlocutore ungherese risponde in musica con alcuni brani della tradizione magiara e il panorama viene arricchito da esempi tratti dal Codice Caioni, ampia raccolta di ulteriori esempi del primo Seicento italiano, che insistono su brani “alla ongara”. L’intento di riconciliazione è come sempre demagogico ma nell’arte la fiction è ben accetta e la ricerca timbrica e ornamentale documentata ha il pregio di non scadere mai nel triviale.