Kaufmann in Arena per 6.000 spettatori
Torna l’opera in Arena: i principali poli artistici, dagli Uffizi alla Biblioteca Vaticana, ispirano le scenografie su uno schermo d 400 metri quadri. Il 17 agosto debutta Kaufmann
In un 2021 ancora in piena transizione verso la normalità, il più grande teatro all’aperto d’Europa (primato mantenuto anche con una capienza più che dimezzata, per ora ridotta a 6.000 persone) affida la messinscena al suo team creativo interno, sotto la guida del sovrintendente Cecilia Gasdia.
Nell’impossibilità di riallestire le dispendiose architetture scenografiche, viene in soccorso la tecnologia: “Useremo allestimenti più snelli - spiega Gasdia - meno invasivi soprattutto per le movimentazioni di retropalco. E nella narrazione troveranno spazio i capolavori dei musei italiani”. A questo gemellaggio artistico, celebrato su un ledwall gigante di 400 metri quadrati che fungerà da video-scenografia, aderiscono la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Parco Archeologico della Valle dei Templi, il Museo Egizio e il Museo del Cinema di Torino, il Museo dell’Ebraismo di Ferrara, quello di Arte Cinese di Parma, il Fellini Museum di Rimini, gli Uffizi di Firenze e la Fondazione Alinari. Ciascuna istituzione fornirà il materiale iconografico per mettere in dialogo il patrimonio artistico italiano con Cavalleria Rusticana, Pagliacci, Nabucco, Turandot (con Anna Netrebko), Traviata, il Requiem di Verdi e la Nona Sinfonia di Beethoven. Sarà Riccardo Muti ad aprire il Festival numero 98 con due recite di Aida in forma di concerto (19 e 22 giugno). Poi, dal 25 giugno, sarà opera quasi ogni sera, compreso il galà del 17 agosto, debutto areniano di Jonas Kaufmann.
98° Opera Festival
Verona, Arena, dal 19 giugno al 4 settembre