Praetorius dixit
Le opinioni del compositore tedesco sui maggiori musicisti italiani della sua epoca
Lodovico Grossi da Viadana
“Così un eminente compositore italiano, Lodovico Viadana, ha dato alle sue composizioni concepite nella nuova, piacevolissima e utile maniera da lui inventata il nome di ‘concerto’”.
Agostino Agazzari, Antonio Cifra
“Se si arrangiassero tutti i concerti di questo tipo che piacciono di più, comprese le composizioni di Lodovico Viadana, Agostino Agazzari, Antonio Cifra e simili, aggiungendo un consort d’archi, si attirerebbero qui in Germania gli ascoltatori che non hanno ancora familiarizzato con questo nuovo stile e, per così dire, li si affascinerebbe ulteriormente in modo che essi troverebbero senza dubbio piacere e soddisfazione”.
Claudio Monteverdi
“Mentre ero impegnato nella stesura di questo lavoro, ho ricevuto gli Scherzi musicali a tre voci di Claudio Monteverdi, pezzi giocosi in tre parti per due discanti (sic) e un basso su diversi testi con ritornelli strumentali privi di testo suonati da due violini e un violone o una dulciana (se non è disponibile un clavicembalo o un chitarrone, cioè una tiorba) inseriti all’inizio, alla fine e tra ogni verso del testo”.
Giulio Caccini, Giovanni Battista Bovicelli
“Come ciò debba essere eseguito e come abituarsi a cantare abilmente nel nuovo stile italiano, come esprimere accenti e affetti, introdurre trilli, groppi e altre colorature verrà presto illustrato, se Dio vorrà, in un breve trattato dedicato a questi argomenti (per la cui stesura Giulio Romano, altrimenti noto come Giulio Caccini di Roma, e il suo volume Le nuove musiche, e Giovanni Battista Bovicelli sono risultati di particolare utilità)”.