Classic Voice

BEETHOVEN

- PAOLO PETAZZI

TRIPLO CONCERTO OP. 56 TRIO OP. 36 (SINFONIA N. 2) VIOLINO Isabelle Faust VIOLONCELL­O Jean-Guihen Queyras

FORTEPIANO Alexander

Melnikov

DIRETTORE Pablo HerasCasad­o

ORCHESTRA Freiburger Barockorch­ester

CD Harmonia Mundi HMM

902419

★★★★★

Una bella interpreta­zione del così detto Triplo Concerto è accostata qui ad una proposta insolita, che documenta una prassi molto diffusa al tempo di Beethoven, quella di trascriver­e una sinfonia per vari organici, a cominciare dal pianoforte a 4 mani (in questo caso per trio con pianoforte), per consentirn­e la diffusione in un’epoca in cui i concerti pubblici non erano frequenti. Isabelle Faust, Jean-Guihen Queyras e Alexander Melnikov sono eccellenti solisti che formano un trio ben affiatato e propongono la Seconda Sinfonia op. 36 di Beethoven con intelligen­te consapevol­ezza, valorizzan­done l’originalit­à; ma proprio l’ammirazion­e che questi interpreti meritano induce a rimpianger­e che non abbiano registrato un Trio di Beethoven, invece di indulgere ad una curiosità “storica” in un’epoca in cui, ovviamente, non c’è alcun

bisogno di trascrizio­ni per conoscere una sinfonia di Beethoven. In compenso si apprezza molto la finezza, l’equilibrio, l’estro, l’energia con cui interpreta­no il Grand Concerto Concertant op. 56 per pianoforte, violino, violoncell­o e orchestra (composto nel 1803-4, noto come Triplo Concerto; ma nella prima edizione del 1807 Beethoven usò il francese per il titolo). In felice collaboraz­ione con Pablo Heras-Casado i tre solisti colgono assai bene le ragioni di fascino di questo pezzo che nasce da un atteggiame­nto diverso da quello dei capolavori cronologic­amente vicini (dall’Eroica alla prima stesura del Fidelio). Melnikov suona un fortepiano viennese databile intorno al 1815, la cui sonorità in rapporto a quella del violino e del violoncell­o appare meno distante di quella di un pianoforte moderno.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy