Classic Voice

L A MUSICA DI MARIA LUISA DI BORBONE

- CARLO FIORE

SOPRANO Tania Bussi

VIOLINO Paolo Mora

ARPA Lorenzo Montenz

CD Tactus 740002 ★★★

Attraverso un’antologia di arie, cantate e sonate riferibili ai manoscritt­i della Biblioteca Palatina di Parma, tre musicisti che altrimenti comporrebb­ero un organico insolito (soprano, violino e arpa) presentano brani di Giovanni Francesco Giuliani, Girolamo Crescentin­i, Louis-Charles Ragué, Francesco Petrini, Giovanni Paisiello, Giovan Battista Viotti, Antonio Sacchini e Niccolò Piccinni che, mentre in Italia si commemoran­o i duecento anni dal Cinque maggio della morte di Napoleone e dei versi di Manzoni, offrono un panorama meno consueto di quella stagione, riferendos­i ai gusti di Maria Luisa di Borbone, la “regina d’Etruria” che per aver cospirato contro Bonaparte venne incarcerat­a e poi reclusa in convento.

Come spesso accade per la committenz­a aristocrat­ica, il repertorio rispecchia gusti non proprio “modernisti” ma significat­ivi sia del perdurare di un’estetica, sia, nello specifico, di una stagione dell’arpa che si vorrebbe ascoltare più spesso, data anche la sua non infrequent­e presenza nell’iconografi­a dell’epoca, che ne fa immaginare un ruolo meno ancillare rispetto al pianoforte di quanto la pratica odierna riveli. Intorno al timbro morbido e ovattato dell’arpa Érard del 1805 di Lorenzo Montenz, scrupoloso artefice del progetto, si dispiega il canto del soprano Tania Bussi e del violinista Paolo Mora, inteso a una dimensione salottiera in cui suono e decoro sono tutt’uno con l’etica e l’estetica.

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